Napoli Il primario suicida al Cardarelli era finito sotto inchiesta

Era indagato nell’ambito di una inchiesta della Procura di Napoli Salvatore Franzese, il primario di chirurgia oncologica del Cardarelli che si è suicidato l’altro pomeriggio nel suo studio all’interno dell’ospedale.
Secondo quanto si è appreso Franzese era coinvolto in una inchiesta condotta dal pm Francesco Curcio, della sezione reati contro la pubblica amministrazione, che aveva portato una decina di giorni fa ad una perquisizione all’interno dei locali della casa di cura Villa del Sole. Le presunte irregolarità ipotizzate riguarderebbero i rapporti del professionista con la casa di cura privata e l’attività di intramoenia.
Prima di togliersi la vita, iniettandosi una soluzione letale, il primario ha lasciato una lettera per le figlie. In uno dei passaggi si legge: «Mi ritengo e credo di essere una persona profondamente onesta». Nel messaggio Franzese invita poi le tre ragazze - Sara, Alberta e Carolina - a lasciare la città di Napoli.


A scoprire il cadavere, almeno un’ora dopo la morte, è stata proprio la moglie Rita Roberti, neurologa del Cardarelli e sorella del coordinatore della Dda di Napoli Franco. «Mio marito - si sfoga - non ha mai lavorato a scopo di lucro: era buono, generoso, aveva file di gente davanti alla sua porta. Faceva favori a tutti».

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