da Napoli
«Currite, currite, e falche me hanno pigliato» (correte correte, i falchi - agenti antiscippo - mi hanno preso). È la chiamata alle armi di un delinquente di diciassette anni, che dieci secondi prima, aveva scippato un prezioso orologio Rolex, a una donna americana, a Napoli per compiere degli studi sulla storia dellarte.
Il giovane malvivente, ancora incensurato, in pochi secondi, riceve lanomalo aiuto di un centinaio di persone: donne, uomini, ragazzi, anziani, qualche suo parente. I «falchi», gli ostinati agenti che, spesso su moto sgangherate e radio ricetrasmittenti che non funzionano, seppure feriti, riescono a bloccare lo scippatore, anche se circondati da una folla minacciosa e urlante, che spinge e tira schiaffi, ma i due agenti sono belli «tosti» e resistono alle botte. Una cosa riesce al malvivente: lancia il Rolex a uno degli assaltatori. Poi arrivano i rinforzi: unaltra pattuglia dei «falchi» e le «volanti». Il minore viene ammanettato e chiuso in unauto, che riparte a sirene spiegate verso la Questura, dove, in Centrale operativa, erano in attesa il vicequestore Maurizio Agricola e il commissario Pasquale Toscano.
I due poliziotti e lamericana vengono portati in ospedale: le loro condizioni non sono gravi. Dopo essere stati medicati, sono stati dimessi. La turista, Karol Schelly, 51 anni, è tornata al Vomero, a casa dellamica di cui è ospite, forse a meditare se sia il caso di restare nella città più violenta dEuropa, anche se con una grande storia del passato ma, ogni giorno calpestata dai «nuovi» padroni di Napoli. I «falchi», invece, sono tornati al lavoro: hanno ripreso una moto nel garage della Questura e si sono rimessi a caccia dei delinquenti.
Lo scippo, uno dei 7 scippi che, mediamente - secondo le statistiche - vengono compiuti a Napoli, è avvenuto ieri intorno alle ore 13, nella centralissima via Foria, una delle strade dove la concentrazione di micro criminali è tra le più alte della città. La Schelly si trovava a passeggio con lamica, forse a caccia di una pizzeria del Centro storico, quando, allaltezza di Porta San Gennaro, è stata assalita dallo scippatore solitario. È un lampo. Prende il Rolex in oro e acciaio (valore 5mila dollari) e si dà a gambe levate.
La sua fuga però, dura poche decine di metri: una pattuglia di «falchi» vede la scena: una sgommata, un «cavallo» e i poliziotti sono sul marciapiede. Ma la reazione dello scippatore è da criminale consumato: sferra un calcio nella moto e manda a terra i poliziotti. Poi, la fuga a piedi. Gli agenti, feriti, si rialzano e rincorrono il minore, lo afferrano ma lui, si gioca lultima carta: lincitamento alla rivolta contro la polizia. Daltra parte, il giovane bandito giocava in casa: vive, infatti, a poche decine di metri da Porta San Gennaro. Forse stava tornando a casa per il pranzo ma avrà pensato di portare il «dolce». È figlio e fratello darte il diciassettenne: il padre è un rapinatore, il fratello è uno scippatore. Per rendere lidea sulla Napoli di oggi è sufficiente una semplice riflessione: alla scena dello scippo, hanno assistito centinaia di passanti, rimasti impassibili dinanzi allazione criminosa di un ragazzino.
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