Coronavirus

Affetta da disabilità muscolare dona il proprio respiratore per i malati di Covid-19

Un atto di solidarietà verso medici e infermieri in prima linea da parte di chi ha continuo bisogno di assistenza e grazie a quel respiratore continua a vivere

Affetta da disabilità muscolare dona il proprio respiratore per i malati di Covid-19

Un gesto inaspettato e per questo ancora più bello ed emozionante. A lasciare tutti spiazzati, in un momento in cui continuano a crescere i casi di Coronavirus in Campania, rendendo ancora più difficile il reperimento dei presidi sanitari utili a contenere i contagi, è una ragazza affetta da disabilità muscolare di Casoria, nel Napoletano. La giovane ha donato l’attrezzatura monouso del proprio respiratore al governatore Vincenzo De Luca, per metterlo a disposizione di un ammalato di Covid-19. Un atto di solidarietà verso medici e infermieri in prima linea da parte di chi ha continuo bisogno di assistenza e grazie a quel respiratore continua a vivere.

Il presidente della Regione Campania ha voluto ringraziare personalmente la ragazza, che ha compiuto un gesto più che simbolico. "Un gesto bellissimo e commovente – ha detto De Luca – di amore e solidarietà. Oggi siamo andati da Elisabetta, a Casoria, affetta da disabilità muscolare e respiratoria. Segue ogni giorno il gran lavoro che si sta facendo e ci ha chiamato. Un nostro volontario, che ringraziamo, ha fatto da staffetta. Ha voluto donare le attrezzature monouso del suo respiratore per metterle a disposizione e dare il suo contributo. Un gesto che ci dà speranza e apre il cuore”.

Atti di solidarietà si stanno moltiplicando giorno per giorno nelle diverse province campane. Nel Casertano è partita una raccolta fondi per l’ospedale Moscati di Aversa. La situazione nel nosocomio non è delle migliori: mancano i dispositivi di protezione individuale per medici e infermieri, i rifornimenti non arrivano e, con l’avanzare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, la salute del personale sanitario è a rischio. Tutto ciò è stato denunciato in una lettera inviata da alcuni sindacalisti al direttore sanitario dell’ospedale Moscati di Aversa, Arcangelo Correra, e al direttore generale dell’Asl di Caserta Ferdinando Russo.

I cittadini di Cesa, piccolo centro casertano, hanno subito colto l’occasione per fare la propria parte e raccogliere fondi per l’ospedale Giuseppe Moscati, punto di riferimento dell’intero Agro aversano. La lodevole iniziativa, inoltre, si è estesa e sta coinvolgendo tutto il territorio provinciale di Caserta, grazie a tutti coloro che hanno deciso di dare una mano concreta non solo restando a casa.

Per i fautori di questa generosa iniziativa è chiaro che, soprattutto in una fase di emergenza come quella attuale, bisogna darsi da fare e dare il proprio contributo da cittadini attivi e responsabili. Ma l’obiettivo non è solo dare una mano, perché si tratta di dotare l’ospedale di strumenti importanti che diano la possibilità di salvare più vite possibile. Il reparto di rianimazione e terapia intensiva ha bisogno di nuovi ventilatori polmonari portatili e dei necessari dispositivi di protezione individuale per la sicurezza di tutti gli operatori sanitari, medici e infermieri. L’iniziativa è stata attivata sulla piattaforma gofundme.com, con il titolo “Una mano per il Moscati di Aversa” e il traguardo della raccolta fondi è stato posto a 20mila euro, a fronte dei 14 mila già donati.

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