Cantante neomelodico "gestito" dalla camorra

L'organizzazione criminale, guidata da Pasquale Cristiano, si occupava delle attività del cantante e riciclava i soldi provenienti da varie attività illecite

Cantante neomelodico "gestito" dalla camorra

Le rivelazioni di un collaboratore di giustizia e le intercettazioni hanno permesso di individuare e arrestare alcuni membri della "167", la banda camorristica di Arzano (Napoli) da tempo sotto la lente degli inquirenti. Il capo del clan, Pasquale Cristiano, gestiva inoltre le attività di Pino Franzese (nella foto), cantante neo melodico noto soprattutto in Campania.

Come la banda riciclava il denaro sporco

Franzese, nome d'arte di Giuseppe Ben Salah, aveva affidato, parrebbe in buona fede, la gestione del suo business al Cristiano, il quale, con il ricavato di quell'attività, aveva trovato una strada "alternativa" per ripulire i provenienti di attività illecite come lo spaccio di droga. Nei giorni scorsi il capo clan era già stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna. Il mega blitz ha portato alle manette 27 persone, 4 dei quali ai domiciliari e un sequestro preventivo di un autonoleggio. Gli indagati sono accusati di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e trasferimento fraudolento di valori.

Il rapporto tra il cantante e il clan

A portare gli inquirenti verso la nuova pista che coinvolge involontariamente anche il neo melodico è stato un collaboratore di giustizia che ha denunciato l'affare losco del Cristiano. Le intercettazioni eseguite in fase di indagine hanno confermato la versione del pentito. Secondo il giudice infatti "il cantante era un vero e proprio investimento per Cristiano, che in cambio del finanziamento per l'incisione di un disco, gli corrispondeva una percentuale sugli incassi per le partecipazioni a feste e ricevimenti". Il magistrato conclude:"La natura del rapporto è confermata anche dall'offerta di 50mila euro che Cristiano avrebbe ricevuto per poter subentrare nella gestione delle attività dell'artista". Gli investigatori inoltre, sono riusciti a ricostruire il rapporto tra Pino Franzese e il capo clan attraverso una foto datata agosto 2020.

Nell'immagine pubblicata dallo stesso neo melodico su Instagram, si vede chiaramente il volto degli indagati seduti al tavolo con il giovane cantante.

Va chiarito inoltre che ad oggi l'artista non risulta indagato in alcun procedimento. Sembrerebbe infatti che fosse ignaro di tutte le attività illecite dietro la gestione delle sue attività.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica