De Luca scrive alle Sardine: "Confrontiamoci per andare oltre il sentito dire"

Il governatore ha scritto su Facebook una lettera aperta a Mattia Santori: "In Campania è divisivo chi usa parole chiare e fa i fatti"

De Luca scrive alle Sardine: "Confrontiamoci per andare oltre il sentito dire"

Vincenzo De Luca scrive alle Sardine. E invita il leader dei pesciolini, Mattia Santori, a confrontarsi con lui. Magari proprio a Scampia, dove è prevista una manifestazione del movimento.

Il governatore della Campania sarà ricandidato alla guida della Regione. Ma nei giorni scorsi, Santori aveva espresso le sue perplessità sull’opportunità di sostenerne, da parte del suo movimento, la corsa alla riconferma. Giudizi che aveva riconfermato ieri sera, dopo che s’era diffusa la notizia relativa alla ricandidatura dell’ex sindaco di Salerno, dopo l’assemblea del Partito democratico in cui s’è stabilito di aprire alle altre forze politiche, in prima battuta al M5s, partendo però proprio da De Luca.

Sulla sua pagina istituzionale di Facebook, De Luca ha scritto una lettera aperta a Santori e ai suoi, invitandoli a un confronto e a rivalutare il concetto di “divisività”. Nel lungo post si legge: “Leggo le dichiarazioni di Santori sulle candidature divisive. Anche le Sardine sono state “divisive” a Bologna, quando si sono opposte ai rigurgiti di razzismo e di antisemitismo, e al linguaggio violento che dilaga. Anche Papa Francesco è “divisivo” quando parla di ambiente, di Amazzonia, di povertà. Figuriamoci la Campania; qui è divisivo chi usa parole chiare e parla con i fatti”. De Luca ha dunque elencato le sue ragioni, politiche e istituzionali, snocciolandole una per una: “Qui, nelle nostre istituzioni, c'è chi risana i bilanci, e chi sprofonda nei debiti; c'è chi combatte le clientele, e chi le coltiva; c'è chi combatte la camorra e le intimidazioni, e chi le subisce; c'è chi parla di lavoro e chi lo realizza; c'è chi risana la sanità, e chi la distrugge; chi risana le aziende di trasporto, e chi le porta al fallimento; c'è chi dà il trasporto gratuito a 130mila studenti, e chi lo toglie anche ai pensionati”.

La “lista” del presidente della Campania è ancora lunga, De Luca – alludendo in maniera nemmeno troppo velata a qualche avversario politico - distingue tra “chi realizza opere pubbliche, e chi non riesce a manutenere neanche i cimiteri; chi sostiene le università e la ricerca e le borse di studio, e chi promuove matrimoni neomelodici con cavalli bianchi; c'è chi investe nella cultura, e chi alimenta il plebeismo; c'è chi realizza impianti sportivi nuovi e chi chiude pure quelli che ci sono; c'è chi paga in tempi europei, e chi fa fallire le aziende fornitrici perché non paga; c'è chi investe fino all'ultimo euro di fondi europei e chi questi fondi li perde; c'è chi risana l'ambiente e le acque, e chi mantiene cumuli di rifiuti in strada. E si potrebbe continuare a lungo”.

Quindi Vincenzo De Luca tende la mano ai pesciolini e li invita a un confronto, magari per conoscersi meglio: “Le sardine, in Emilia, hanno detto cose importanti: rifiutare la violenza del linguaggio; difendere i valori umani e costituzionali; respingere le banalità, il propagandismo, valorizzare le competenze, i fatti concreti. Io sono d'accordo.

So che ci sarà una iniziativa delle sardine a Scampia. Se si ritiene può essere un'occasione importante per un confronto di merito, a partire dalla conoscenza piena della realtà regionale, oltre il sentito dire”.

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