Cronaca locale

Grave censura a Salerno... c'è lo zampino di De Luca?

Salta la presentazione del libro di libro di Aldo Schiavone e Ernesto Galli della Loggia. La lettera-appello di alcuni intellettuai progressisti rivolta al segretario dem Enrico Letta sarebbe all'origine del grave episodio

Grave censura a Salerno... c'è lo zampino di De Luca?

Pare concreto in Campania, di questi tempi, il rischio di essere censurati nel caso in cui si vada in qualche modo a contestare la figura del governatore Vincenzo De Luca.

È quanto accaduto nei giorni scorsi a Salerno, come denunciato al Pan di Napoli dall'associazione Deep, che si sarebbe dovuta occupare di organizzare un incontro sul saggio "Una profezia per l'Italia. Ritorno al Sud" presso il Convitto nazionale Torquato Tasso, prima che saltasse tutto. "Grazie al sindaco Manfredi che ci ha concesso questa sala. Perché fa parte dell'emergenza democratica anche non riuscire a presentare un libro o un'iniziativa", spiega ai presenti Isaia Sales, come riportato dal Corriere del Mezzogiorno."Quello che è accaduto a Salerno con il libro di Aldo Schiavone e Ernesto Galli della Loggia è pericoloso. Siamo stati censurati". Ad essere risultata indigesta al presidente della regione Campania sarebbe stata una lettera-appello indirizzata a Enrico Letta per denunciare lo strapotere di De Luca e i rischi di un eventuale terzo mandato.

"Oggi il rettore del Convitto mi ha chiamato e mi ha detto che a causa dell'appello a Letta sarebbe stato meglio evitare, mi ha fatto capire che era in difficoltà", denuncia Luciana Libero, una delle organizzatrici dell'incontro. "A Salerno questo è il clima, non c'è libertà, quello che è accaduto al San Carlo, cioé un taglio ai fondi, è una prassi quotidiana. La nostra lettera a Letta è un grido di aiuto, perché non è più un sistema, ma un regime che si sta insinuando anche a Napoli". All'appuntamento al Pan ci sarebbe dovuto essere anche l'ex sindaco Luigi De Magistris, che alla fine decide di rinunciare per evitare ulteriori polemiche con De Luca. "Io pur condividendo preferisco non esserci per evitare inutili letture distorte", scrive agli organizzatori l'ex primo cittadino di Napoli, "poi come sapete io e la città siamo state le prime vittime dell'odiatore seriale. A presto".

Nella lettera-appello i firmatari denunciano i rischi di un eventuale terzo mandato del governatore, e chiedono un intervento diretto del segretario dem Enrico Letta, o quantomeno un confronto. "Le pulsioni antidemocratiche fanno parte della vicenda De Luca e del suo clan familiare", aggiunge ancora Sales, che fa un appello al Partito democratico. "Pensiamo che il Pd possa svolgere un ruolo di tenuta democratica contro la Lega e di garanzia dei più deboli. Non ci riconosciamo nel Pd, ma interloquiamo con il Pd. La nostra non è un'iniziativa minoritaria, vogliamo portare queste istanze fuori dalla Campania", annuncia, "e finalmente succede qualcosa". "C'è un senso di liberazione, finalmente si può parlare, è la prima volta che un segretario nazionale risponde a non iscritti del Pd, se saremo chiamati al confronto con dirigenti del Pd non campani siamo pronti", prosegue Sales.

Tante le contestazioni rivolte al governatore campano, dalla "segreteria regionale che non convoca gli organismi per due anni" fino ad arrivare alle"carriere dei familiari". Una situazione intollerabile per Sales, che spiega:"Alcune volte io mi vergogno di essere meridionale. Abbiamo creato repubbliche autonome, nel nome di un regionalismo sovranista". Regionalismo sovranista che, secondo il filosofo Aldo Schiavone, sancisce il fallimento della democrazia: "Al Sud più che un fallimento, è un disastro.

Ai partiti dobbiamo chiedere un bilancio serio sull'autonomia".

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