Cronaca locale

Molestie sessuali all’Accademia di Belle Arti: il docente si dimette

Una seconda ragazza, intanto, si è fatta avanti e ha raccontato la sua storia. Anche nei suoi confronti il professore avrebbe assunto atteggiamenti equivoci

Molestie sessuali all’Accademia di Belle Arti: il docente si dimette

Alla fine ha preferito dimettersi il docente dell’Accademia di Belle Arti di Napoli accusato da alcune studentesse di presunte molestie sessuali. Il noto regista cinematografico napoletano ha gettato la spugna: troppo pesante sopportare la gogna mediatica degli ultimi giorni. In una lettera indirizzata ai vertici dell’Accademia, l’insegnante ha evidenziato il lavoro svolto all’interno dell’istituzione universitaria, giustificandosi per le sue dimissioni. L’obiettivo del professore è quello di tutelare la serenità e il benessere degli allievi, ma anche la sua dignità. Il regista ha fatto un passo indietro per occuparsi pienamente della sua difesa nelle sedi legali.

Per gli esami, al suo posto, l’Accademia ha nominato una commissione ad hoc. Una seconda ragazza, intanto, si è fatta avanti e sempre a Fanpage ha raccontato la sua storia. Anche nei suoi confronti il docente avrebbe assunto atteggiamenti equivoci, vendicandosi per il rifiuto ottenuto. La studentessa avrebbe dovuto superare l’ultimo esame proprio con il regista, ma non ci sarebbe riuscita, a detta della ragazza, per l’ostracismo del suo professore, adirato perché l’allieva non aveva accettato di uscire con lui. Intanto, la studentessa che per prima aveva accusato il docente si è rivolta ad uno psicologo.

La vicenda, partita in sordina, è esplosa fragorosamente quando una delle ragazze ha deciso di esporsi in prima persona raccontando a Fanpage, attraverso un video, la sua storia. Fino a quel momento le testimonianze erano state raccolte solamente dagli inquirenti, che indagano sull’insegnante, un professionista noto anche nel mondo dello spettacolo.

La studentessa fa riferimento a presunte richieste di foto hard, rapporti sessuali e altri ammiccamenti, corredati da messaggi audio sulle chat. Tutto il materiale è nelle mani di un giudice del Tribunale di Napoli. Il docente, intanto, non sta andando in Accademia, è in malattia e al suo posto si è insediata una commissione che terrà gli esami agli iscritti.

Nell’istituto, intanto, sono arrivati anche i carabinieri, che hanno avuto un colloquio con il direttore Giuseppe Gaeta e hanno sequestrato tutti i documenti riguardanti la malattia dell’insegnante sotto accusa. Altre due studentesse hanno annunciato di essere pronte a denunciare il loro professore, perché hanno subito le stesse vessazioni della loro amica. Un polverone che rischia di ingigantirsi sempre di più.

“Mandami le tue foto nuda, altrimenti ti boccio all’esame”. La giovane che ha accusato il docente racconta di particolari raccapriccianti e dice di essere in cura da uno psicologo. “Volevo ammazzarmi”, dice tra le lacrime. La studentessa si è sentita manipolata, aveva confidato al suo insegnante i suoi problemi, le sue fragilità e quest’ultimo ne avrebbe approfittato. La donna conferma che l’uomo era solito approcciare in questo modo anche con altre sue colleghe.

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