Nessuna tregua neanche in questo difficile momento segnato dall’emergenza coronavirus. Negli ospedali di Napoli continuano a verificarsi atti violenza insensata contro medici e personale della vigilanza. L’ultimo episodio in ordine di tempo è avvenuto ieri mattina all’ospedale Loreto Mare dove un uomo ha aggredito, ferendola, una guardia giurata in servizio presso la struttura sanitaria.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il paziente aveva una visita prenotata da tempo ma ha trovato le porte chiuse a seguito delle disposizioni regionali che prevede la sospensione temporanea di alcune prestazioni ambulatoriali sia a Napoli che in tutto il territorio campano per limitare la propagazione dell’epidemia di coronavirus.
Nonostante gli fosse stato comunicata la notizia, l’uomo visibilmente alterato non si è arreso ed ha tentato di salire ai piani dove le attività sono state interdette. A quel punto la guardia giurata ha provato a fermare l'esagitato che, in preda alla rabbia, ha colpito ripetutamente l'agente.
Compiuta la violenza, l’aggressore si sarebbe dato alla fuga. Il vigilante è stato soccorso all'interno del pronto soccorso di via Vespucci. Le sue condizioni non sono gravi: la vittima ha riportato una lussazione della spalla e contusioni giudicate guaribili in 15 giorni. La polizia è stata immediatamente informata dell’accaduto.
"Da tempo richiediamo al ministro dell'Interno più guardie giurate e la dotazione di poteri autoritativi e certificativi alla nostra categoria come le forze dell'ordine almeno durante l'espletamento del proprio servizio", ha dichiarato Giuseppe Alviti, presidente dell'Associazione nazionale guardie particolari giurate.
Lo scorso giovedì la Regione Campania ha emanato una ordinanza volta ad assicurare il contenimento della diffusione del virus Covid-19. Nel provvedimento"si segnala la necessità di sospendere, a decorrere dalla data odierna, e fino al 18 marzo, tutte le attività ambulatoriali erogate dalle Aziende Ospedaliere di Rilievo Nazionali, dalle Aziende ospedaliere universitarie e dagli Ircss, nonché dai presidi ospedalieri delle Asl, ivi comprese quelle erogate dalle case di cura private accreditate".
Nel documento si specifica che sono escluse le prestazioni ambulatoriali recanti motivazioni di urgenza, nonché quelle di dialisi, di radioterapia e quelle oncologico-chemioterapiche. L’osservanza di questo provvedimento spetta ai Direttori generali.
Sono 63 fino ad ora i casi di coronavirus in Campania secondo quanto comunicato ieri dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. Si sarebbe registrato anche il primo morto per infezione che sta scatenano paura nel mondo: si tratta di 46enne residente a Mondragone e deceduto all'ospedale San Rocco di Sessa Aurunca, nella provincia di Caserta. L'uomo aveva patologie pregresse, come il diabete e crisi epilettiche che gli causavano frequenti crisi respiratorie per le quali erano necessarie cure in ospedale. D’obbligo la cautela: l’uomo sarebbe risultato positivo al test per il coronavirus ma si attende la comunicazione ufficiale.
Da quanto si apprende, la direzione sanitaria dell'ospedale di Sessa Aurunca ha posto in quarantena sia il personale sanitario venuto in contatto con il paziente sia i familiari e il Pronto soccorso del nosocomio è stato chiuso.Segui già la pagina di Napoli de ilGiornale.it?
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