Cronaca locale

Napoli, alle Case Nuove blatte e sporcizia: "Siamo abbandonati"

Le blatte volano fino ai piani alti e i residenti alle Case Nuove devono tapparsi in casa. Nel quartiere Mercato proliferano gli insetti e le strade sono sporche

Napoli, alle Case Nuove blatte e sporcizia: "Siamo abbandonati"

Volano fino ai piani alti e si intrufolano nei bassi. Alle Case Nuove gli abitanti sono disperati. Le blatte - che stanno emergendo numerose in diversi quartieri di Napoli - invadono le strade e le case arrecando disagi ai residenti. “La sera dobbiamo chiuderci dentro”, raccontano alcune donne dai bassi. La signora Titina si intrattiene con una vicina davanti al suo terraneo: “Di sera qui si vedono blatte uscire ovunque. Proprio ieri ne è saltata una dentro e mi ha spaventato a morte”. Giuseppe vive poco distante. Nell’atrio del suo palazzo ce n’è una stecchita da qualche piede. Dice che il problema non sono solo le blatte: “Stiamo vedendo anche molte zecche volanti”. “Noi qui siamo abbandonati. Questo posto è diventato invivibile e molta gente, soprattutto chi ha i bambini, va via”, sostiene. “La deblattizzazione non è stata fatta e non si fa da anni”, riferisce.

“Sono dieci giorni che non passa un operatore ecologico”, aggiunge una donna che racconta dei balletti delle blatte a cui ha assistiti durante la tradizionale processione che si svolge a Sant’Anna. L’incuria è evidente dallo stato in cui sono ridotti i marciapiedi, alcuni resi impraticabili da immondizia abbandonata ai margini delle strade che rende l’aria irrespirabile. “Non è raro vedere anche dell’amianto abbandonato”, raccontano. Diversi sono gli angoli usati come discarica di rifiuti. Uno proprio a due passi dall’ospedale Loreto Mare. Dal lato opposto della strada c’è un edificio dismesso avvolto da reti che dovrebbero servire da protezione se non fossero danneggiate. In quella struttura diroccata, un tempo c’era una ghiacciaieria, ora c’è una foresta di erbacce cresciute nell’abbandono, dove proliferano insetti e altri animali che nella sporcizia trovano vita.

Il basolato, tra quei palazzi incastrati tra via Amerigo Vespucci, corso Arnaldo Lucci e corso Garibaldi, è pieno di buche. “Questa l’ho segnalata al Comune di Napoli, ma è passato un anno e mezzo e sta ancora così”, dice Nicola Di Frenna, presidente del comitato Vespucci-Parco della Marinella, indicandone una profonda e larga. “Siamo invasi da blatte, zecche e zanzare. L’amministrazione comunale è molto distratta su questi quartieri più periferici di Napoli. La classe politica qui viene, promette e se ne va abbandonando tutto. E siamo a 100 metri dalla stazione centrale. Rispetto ai Quartieri Spagnoli, Montecalvario o Spaccanapoli che sono rinati grazie al turismo, qui, come nel Rione Luzzatti, quartieri di Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli, siamo stati abbandonati. Il nostro sindaco invece di interessarsi di aiutare gli immigrati, prima aiuti Napoli. Qua stiamo peggio di prima”.

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