Cronaca locale

Napoli, "chiude il reparto ginecologia del Loreto Mare". Ma il documento è falso

La disposizione, falsa, sul Loreto Mare di Napoli ha creato scompiglio tra i sanitari e i cittadini che usufruiscono del servizio. Si ipotizza un tentativo di sabotaggio interno

Napoli, "chiude il reparto ginecologia del Loreto Mare". Ma il documento è falso

Il Cps Ostetriche dall'Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia del Loreto Mare di Napoli sarà trasferito ad un'altra struttura.

È quanto si legge in una circolare che sta girando tra i corridoi degli ospedali della Asl Napoli 1. Una disposizione che ha gettato nello scompiglio sia nei dipendenti sanitari che i cittadini che fanno affidamento su quel prezioso servizio. In realtà, la notizia è completamente falsa. Nessuno smantellamento della struttura, nessun trasferimento di medici ed infermieri.

Come riporta Il Mattino, le comunicazioni sono state abilmente contraffatte. La carta è simile a quella intestata usata per le circolari e presenta in calce anche la firma del direttore amministrativo, Michele Ciarfiera, e del direttore generale Ciro Verdoliva. Non si sa chi abbia fatto girare le disposizione fasulle. Si ipotizza, però, che l’azione sia frutto di una sorta di sabotaggio interno.

“Questi falsi documenti – ha affermato il direttore generale Ciro Verdoliva - seguono alla circolare del 3 ottobre a firma della direzione strategica con la quale si dettano regole chiare e precise relativamente a trasferimenti e incarichi. Sono il chiaro segnale che il cambiamento che stiamo realizzando dà fastidio a qualcuno”.

Il tentativo di sabotaggio, però, è destinato a fallire perché “la grande squadra dell’Asl, quella sana, resta compatta nel supportare la direzione strategica in questa coraggiosa e necessaria azione di rinnovamento”. In merito alla vicenda della documentazione falsa, Verdoliva ha annunciato di aver già provveduto ad informare le autorità sporgendo una “denuncia per quello che reputo un fatto gravissimo”. Questi atti, sottolinea infine il direttore generale, non solo non fermeranno il cambiamento ma rafforzano “la nostra determinazione ad andare avanti per onorare l’incarico affidatoci”.

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