Cronaca locale

Napoli, parcheggia auto davanti a fermata e danneggia porta bus con cintura

La violenza in piazza Principe Umberto. L’aggressore, infastidito dalla richiesta del conducente del bus di spostare l’auto, ha perso la testa e ha danneggiato il mezzo

Napoli, parcheggia auto davanti a fermata e danneggia porta bus con cintura

Le violenze compiute contro i dipendenti dei trasporti del servizio pubblico di Napoli non si arrestano neanche a Natale, periodo solitamente dominato dalla pace e dai buoni sentimenti.

L’ultimo grave episodio è avvenuto ieri mattina in piazza Principe Umberto, nel degradato quartiere Vasto spesso al centro di risse e aggressione spesso compiute da immigrati. Un automobilista, armato di cintura, ha lesionato il parabrezza e rotto una porta di un mezzo Anm. Il tutto semplicemente perché il conducente gli aveva chiesto di spostarsi dalla fermata del filobus.

La brutta storia è accaduta poco dopo le 9 sulla linea 254 che effettua il passaggio alla rete elettrica. Sembrava una giornata come tante, resa difficile dalla pioggia e dal vento forte ma nulla in più. Ed invece l’imprevisto era in agguato. Nella piazza un veicolo in sosta dove era vietato impediva la manovra al filobus.

Il conducente del mezzo ha suonato il clacson per richiamare l'attenzione dell'automobilista ma il giovane alla guida dell'auto, nonostante la palese irregolarità, invece di spostarsi con la vettura si è avvicinato minaccioso al mezzo dell’Anm e ha iniziato a gridare insulti e minacce contro il dipendente del servizio di trasporti. Poi, in preda al delirio più totale, ha sfilato la cinta dai pantaloni e ha colpito il bus.

L’aggressore avrebbe anche provato a colpire con le mani il finestrino del conducente. Compiuta l’azione, l’esagitato è scappato via. In seguito all’allarme lanciato dal conducente, che ha avvertito anche la centrale operativa, sul posto è intervenuta la polizia che sta indagando su quanto avvenuto.

"Quello che è accaduto stamattina è sicuramente responsabilità della mente malata di un facinoroso ma è anche il frutto di un clima esasperato che da giorni incombe sulla partecipata – ha dichiarato Adolfo Vallini dell’esecutivo provinciale USB Lavoro Privato - i continui messaggi carichi di acredine, per il mancato prolungamento dell’orario di apertura delle funicolari il sabato sera, istigano i cittadini napoletani ad assumere pericolosi sentimenti nei confronti dei lavoratori dell’Anm”.

Lo stesso sindacalista coglie l’occasione per lanciare una accusa pensante contro Nicola Pascale, amministratore unico della società: “Le bugie, i sospetti, la faziosità contenute nelle sue dichiarazioni (di Pascale, ndr) alimentano disagio sociale e indirizzano ingiustamente le ire dei cittadini napoletani verso i lavoratori dell’Anm vittime come gli utenti, dell’incapacità gestionale dimostrata dal management aziendale incapacità nel migliorare il servizio pubblico, eliminando i privilegi e gli stipendi d’oro e garantendo un trasporto dignitoso alla città, a cominciare dalle periferie”.

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