Cronaca locale

Napoli, terrore al Cto: dottoressa aggredita da figlio di un paziente deceduto

L’aggressione è avvenuta la sera della vigilia di Natale. Questo è il 105esimo episodio di violenza contro il personale sanitario tra Napoli e provincia

Napoli, terrore al Cto: dottoressa aggredita da figlio di un paziente deceduto

Nuovo grave atto di violenza contro il personale medico all’interno di un ospedale di Napoli. L’aggressione, la numero 105 dall’inizio del 2019, è avvenuta al Cto, il Centro traumatologico situato in viale Colli Aminei, la sera della vigilia di Natale. A rendere noto il nuovo caso di violenza con un messaggio pubblicato oggi su Facebook è stata "Nessuno tocchi Ippocrate", associazione nata nel giugno 2017 da una idea del Dott. Manuel Ruggiero con lo scopo di dare voce a tutto il personale sanitario aggredito durante l’esercizio delle sue funzioni.

Secondo quanto denunciato, nel nosocomio partenopeo una dottoressa di San Giuseppe Vesuviano è stata aggredita dal figlio di un paziente deceduto. L’uomo, secondo il racconto, forse a causa del dolore provocato dalla perdita del genitore ha perso la testa e si sarebbe scagliato prima verbalmente e poi fisicamente contro la donna. Subito dopo, senza più freni, avrebbe aggredito anche un infermiere e una guardia giurata in servizio presso l’ospedale intervenuti per calmare l’esagitato.

Il violento, stando a quanto riporta l'associazione, è un 47enne napoletano già noto alle forze dell'ordine. L’uomo è stato denunciato per lesioni ed interruzione di pubblico servizio. La dottoressa, invece, ha dovuto fare ricorso alle cure dei colleghi. Alla donna, impaurita, è stata riscontrata una ferita al polso giudicata guaribile in pochi giorni.

I numerosi casi di violenza ai danni di medici, infermieri e vigilanti creano una certa apprensione in quanti sono impegnati nel difficile compito di salvare vite. Dall'associazione Guardie Particolari Giurate arriva l'appello per un rinforzi di risorse per i vigilantes nei presidi.“Abbiamo già richiesto al ministro Speranza di dotare il pronto soccorso di più unità di guardie particolari giurate”, ha affermato Giuseppe Alviti presidente dell'Associazione. “Occorrono con poteri autoritativi e certificativi al pari delle forze dell'ordine- ha continuato Alviti- almeno durante l'orario di servizio altrimenti l'unica soluzione sarà di militarizzazione”.

Uno degli ultimi episodi di violenza si era registrato ad inizio dicembre al Santobono di Napoli dove i genitori di una bambina di 15 mesi, arrivata ieri al pronto soccorso in codice verde per la presenza di un corpo estraneo nel lobo auricolare, hanno aggredito una dottoressa dell'ospedale pediatrico Santobono.

La mamma ed il papà della piccina avrebbero contestato al medico di aver sbagliato diagnosi perché la piccola ha espulso il corpo estraneo, la vite di un orecchino, dopo l'applicazione di una crema anestetica senza la necessità di un intervento prospettato dal medico. Quest’ultimo ha riportato ecchimosi sul volto e sul collo guaribili in 10 giorni.

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