Momenti di tensione nel carcere di Secondigliano a Napoli, dove i detenuti hanno inscenato una protesta e minacciato una rivolta. I motivi della ribellione riguardano il mancato funzionamento dei canali televisivi satellitari e il cibo di scarsa qualità. Il timore di una sommossa era alto, tanto è vero che la polizia penitenziaria era pronta ad intervenire in tenuta antisommossa.
Dopo ore di discussione gli agenti delle forze dell’ordine sono riusciti a calmare i carcerati e nel pomeriggio la protesta è rientrata. I 40 detenuti invece di uscire dai cortili per rientrare nel reparto di appartenenza si erano barricati nello spiazzale. I rivoltosi hanno utilizzato i carrelli del vitto per ostruire il cancello di ingresso.
I canali Sky, che la curia di Napoli offre ai detenuti, negli ultimi tempi non si vedono e la carne servita a pranzo e a cena non è di buona qualità.
Ciò è bastato per far scatenare la protesta dei carcerati. Il sindacato ha inviato una nota al ministero per evidenziare la mancanza di sicurezza nelle case circondariali del sud Italia, un grido d’allarme già indirizzato da tempo al Governo centrale.
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