Intervistato da Ansa, il legale del tabaccaio accusato del furto del Gratta e vinci milionario ai danni di un'anziana donna, parla delle condizioni mentali del suo assistito e delle difficili prospettive di cura della patologia all'interno del carcere in cui si trova al momento ristretto.
Nella giornata dello scorso venerdì 9 settembre, Rosaria Dello Stritto, giudice per le indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere, ha deciso di convalidare il fermo di Gaetano Scutellaro, ma solo per il reato di furto, come ricordato anche dall'avvocato Vincenzo Strazzullo. "Il giudice ha revocato la misura per quanto riguarda il tentativo di estorsione", rivela il legale del tabaccaio, "ritenendo la tesi difensiva provata, nel senso che quel biglietto non poteva portare nessun tipo di arricchimento perché era privo di ogni fondo". Ritenendo sussistente il reato di furto, Rosaria Dello Stritto ha convalidato invece la misura cautelare del carcere. "Ci sarà un riesame da parte della difesa", annuncia Strazzullo, che vuole portare l'attenzione del giudice sul quadro clinico emerso dalla cartella dell'imputato. "Nell'analisi si evidenzia non solo una malattia abbastanza grave, che riguarda proprio lo stato mentale del soggetto, ma anche il fatto che lui non si curava. Per cui diciamo che lo stato delirante era senz'altro presente nel momento in cui lui ha commesso il fatto", aggiunge l'avvocato. Sarà pertanto il tribunale del riesame a valutare eventualmente la sussistenza o meno di quelle circostanze "che possono giustificare il mantenimento in carcere oppure se si sono affievolite le esigenze e pertanto metterlo agli arresti domiciliari".
Una patologia, spiega il legale, che si è aggravata, anche per il fatto che Scutellaro non ha seguito una vera e propria terapia. Resta l'intenzione di prendere contatti con la vittima del furto, prosegue Strazzullo: "Senz'altro sono dei passi che lui dovrà fare, seguito dall'avvocato, dovrà realmente e materialmente chiedere scusa a questa signora, a cui ha provocato un danno anche morale", puntualizza. "Una persona anziana che si è vista sottrarre una cosa del genere. Anche se poi l'ha recuperata ha senz'altro avuto dei momenti brutti, per cui dovranno seguire le scuse dello Scutellaro".
La realtà del penitenziario, invece, non è certamente quella più opportuna per procedere con le cure mirate a risolvere i problemi di salute del tabaccaio: "Io nel carcere non penso che questa patologia possa essere curata, però non sono un medico nè conosco bene la realtà psichiatrica interna alla
struttura come Asl", spiega al giornalista di Ansa l'avvocato. "Senz'altro questa è una cosa che domani cercherò di approfondire, tentando anche di parlare con il responsabile sanitario del carcere", conclude.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.