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Privati vogliono ripulire il parco ma il Municipio dice no

L’area interessata è il Parco "Falcone e Borsellino" di Pianura. Il presidente della Municipalità si scaglia contro l’iniziativa

Privati vogliono ripulire il parco ma il Municipio dice no

L’impegno dei cittadini nel salvaguardare pezzi di territorio di un centro abitato incredibilmente non sempre è ben accetto e apprezzato. È il caso del Parco "Falcone e Borsellino" di Napoli, grande polmone verde al centro del quartiere Pianura, che seppur chiuso al pubblico da anni continua ad essere al centro dell’attenzione.

E non potrebbe essere altrimenti visto lo stato di degrado in cui versa quest’area a causa di incuria e di incivili che vi scaricano rifiuti di ogni tipo. Perché non bastano le erbacce e la vegetazione a caratterizzare un luogo che potrebbe essere punto di ritrovo per grandi e piccini. Ci sono, infatti, anche le azioni di sconosciuti che, scambiando quest’area per una discarica, lasciano qui rifiuti di ogni tipo. Sorprende, ma forse non troppo, che tra lattine sparse a terra, nel parco ci siano anche un frigorifero e scrivanie.

C’è chi, però, vuole provare a dare il proprio contributo per recuperare e rilanciare l’area. Nella mattina di ieri, racconta il Mattino, le associazioni "80126" e "Sii turista della tua città" insieme a numerose persone che vivono nella zona si erano dati appuntamento per entrare nel parco e ripulirlo.

Iniziativa lodevole. Eppure stoppata dalle autorità. L’amministrazione comunale, saputo del piano, si è completamente dissociata dall’iniziativa. E così le forze dell’ordine hanno impedito l’ingresso nel parco ai volontari. Il motivo è stato spiegato dal presidente della municipalità Andrea Saggiomo: "Il parco Falcone e Borsellino è interessato dall’imminente avvio di lavori di ristrutturazione. Le attività annunciate su i social non erano in nessun modo concordate con l’amministrazione comunale o municipale e men che meno coi servizi comunali associati. Nella fattispecie, se qualcuno degli attivisti entrando nel parco si fosse fatto male che cosa sarebbe successo? O ancora, eventuali rifiuti movimentati in che modo sarebbero stati smaltiti?".

In pratica da queste parole pare di capire che l’iniziativa avrebbe creato maggiori problemi rispetto a quelli che avrebbe potuto risolvere. Saggiomo ci va giù duro affermando che "queste nefaste situazioni avrebbero potuto ritardare ulteriormente l’avvio dei lavori di riqualificazione, ormai imminenti”.

In un post pubblicato su Facebook dall’associazione "Sii turista della tua città", nella stessa giornata di ieri è stato annunciato che si è stati "costretti ad annullare l’evento perché minacciati che se entravamo a pulire il parco saremmo stati denunciati singolarmente ogni volontario presente".

Nel messaggio, inoltre, vengono riportate quelle che sono definite lamentele dei residenti: "Ogni notte nel parco entra gente da un varco per drogarsi, spacciare, sversare rifiuti di ogni genere ma oggi si sono mossi per non farvi ripulire il parco!".

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