Al quinto mese di gravidanza segregata in casa con la figlia di un anno: arrestato il compagno

La donna subiva le angherie del 29enne in un’abitazione di via San Giorgio ad Afragola

Al quinto mese di gravidanza segregata in casa con la figlia di un anno: arrestato il compagno

La rinchiudeva in casa ogni volta che si allontanava dalla propria abitazione, tenendola segregata insieme alla figlia piccola di appena un anno. La donna, al quinto mese di gravidanza, subiva le angherie del compagno in un’abitazione di via San Giorgio ad Afragola, nel Napoletano. La segnalazione è giunta ai carabinieri della stazione locale, che a quel punto si sono messi in contatto con la vittima.

Quest’ultima, parlando dalle grate di una persiana, ha confermato alle forze dell’ordine di essere stata chiusa in casa e di non avere le chiavi per uscire. Il compagno – 29enne incensurato del posto – è stato contattato telefonicamente: era a Secondigliano e impossibilitato a raggiungere Afragola in tempi brevi.

Considerate le scuse banali e poco credibili, i carabinieri – insieme ai vigili del fuoco – hanno forzato la porta e liberato la donna. Le condizioni igieniche dell’appartamento erano pessime e non vi erano prodotti alimentari o prodotti specifici per la piccola di 1 anno. Al quanto mese di gravidanza, la donna ha confessato ai carabinieri di non aver mai sostenuto alcuna visita medica ginecologica e di non uscire di casa da tempo perché era il compagno a provvedere alla spesa e alle altre esigenze familiari.

Rientrato a casa dopo più di un’ora dalla chiamata dei militari, l’uomo è stato arrestato per maltrattamenti e sequestro di persona. In attesa di giudizio è stato sottoposto ai domiciliari. La donna e la bambina, invece, sono state affidate ad una struttura protetta. Qualche giorno fa un uomo è stato arrestato con l'accusa di avere sequestrato la fidanzata nella propria abitazione, tenendola segregata e picchiandola quando aveva provato a ribellarsi.

In manette un 35enne di Pagani, nel Salernitano, che, secondo il racconto della ragazza, l'avrebbe anche costretta a vendere sostanze stupefacenti. Il giovane, che era stato arrestato una decina di giorni fa per droga e successivamente scarcerato, è stato rintracciato dai carabinieri e rinchiuso nel carcere di Fuorni.

Veniva trattata peggio di una bestia la giovane studentessa di 25 anni, che ha trovato la forza di denunciare, in un momento di distrazione del fidanzato, le angherie subite ai carabinieri di Pagani. A soccorrerla, il mese scorso, sono stati i vigili del fuoco, che hanno buttato a terra la porta dell’abitazione dove era tenuta in ostaggio. I carabinieri hanno scoperto che la ragazza soffre di un disturbo depressivo ed era in cura in passato in una comunità di Salerno. L’uomo ha approfittato della sua debolezza psichica convincendola a vivere insieme a lui e a trasformarla in una schiava.

Il 35enne le ordinava di accompagnarlo durante l’attività di spaccio, in modo da poter poi nascondere la droga ed evitare i controlli. La vittima subiva maltrattamenti fisici dal suo compagno, che più volte l’ha presa a schiaffi, calci e pugni, e in un’occasione anche pestata con una padella, oltre che aggredita verbalmente.

La giovane ha rimediato diverse ferite sul volto e sul resto del corpo, ma non poteva uscire di casa né scappare.

Il compagno infatti la teneva chiusa in casa, a chiave, nella sua camera, sequestrandole anche il telefonino. Solo quando l’ha dimenticato per una volta la studentessa riuscì a chiamare i soccorsi, rivolgendo una richiesta di aiuto prima alla madre e poi al suo avvocato.

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