Cronaca locale

La truffa del finto poliziotto: così rapinava i turisti a Pompei

Fingendosi agente riuscì a farsi consegnare lo zaino con 6mila euro da un coreano nell'area esterna agli Scavi di Pompei. Incastrato dalle indagini dei poliziotti veri

La truffa del finto poliziotto: così rapinava i turisti a Pompei

Si finge poliziotto e rapina un turista coreano, individuato il rapinatore: si tratta di un 33enne iraniano.

L’episodio in questione s’era verificato il 29 giugno scorso, nell’area esterna agli scavi di Pompei. Il turista asiatico era in compagnia della figlia quando venne avvicinato da un 33enne che gli si qualificò quale poliziotto. Gli chiese, dunque, di consegnargli lo zaino per consentirgli di compiere un banale controllo di routine. L’uomo abboccò all’escamotage del rapinatore, consegnandogli la borsa al cui interno c’erano ben 6mila euro.

Una volta ottenuto lo zaino, il 33enne è balzato in una vettura – guidata da una donna – e s’è dato alla fuga. A nulla erano valsi gli sforzi del turista che, nel disperato tentativo di ostacolare il rapinatore e di recuperare il maltolto, s’è perfino lanciato contro la vettura provando ad aggrapparsi a una portiera.

Le indagini, dopo qualche tempo, hanno consentito agli investigatori di fare piena luce attorno all’accaduto e di dare un volto al sedicente agente. Così, dall’esame dei filmati delle videocamere e grazie a una complessa attività d’indagine, i poliziotti veri hanno scoperto l’identità del loro preteso collega in un 33enne di nazionalità iraniana. L’uomo, attualmente, trova in carcere a Venezia dove risulta detenuto per altra causa. In Veneto è stato raggiunto dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Torre Annunziata.

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