Cronaca locale

Tassisti abusivi con reddito di cittadinanza scoperti dalla guardia di finanza

La guardia di finanza di Napoli ha fermato quattro tassisti che esercitavano la professione in maniera abusiva usando auto prive di assicurazione: i tassisti inoltre percepivano anche il reddito di cittadinanza

Tassisti abusivi con reddito di cittadinanza scoperti dalla guardia di finanza

Una nuova e accurata operazione della guardia di finanza ha permesso di scoprire altri furbetti del reddito di cittadinanza, che non solo percepivano il sussidio lavorando comunque in nero, ma esercitavano anche una professione in maniera del tutto abusiva e illecita. La scoperta è stata fatta a Napoli dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza che, nel corso di una precisa operazione, hanno scoperto quattro persone che svolgevano l'attività di tassisti senza alcuna regolare licenza.

I finanzieri di Napoli hanno individuato, dopo alcune indagini, quattro tassisti nei pressi della stazione e del centro storico del capoluogo partenopeo che esercitavano la professione abusivamente e, inoltre, trasportavano i passeggeri su auto che erano in pessime condizioni e totalmente prive di assicurazione. Nello specifico, i Baschi Verdi, hanno appurato che i quattro tassisti in questione usavano alcune Fiat Multipla vecchie e malfunzionanti, ma soprattutto completamente prive di regolare copertura assicurativa e con revisioni scadute da anni.

Tra le varie persone fermate i finanzieri hanno addirittura scoperto che uno dei conducenti era sprovvisto di patente, in quanto gli era stata revocata nel 2010 in seguito ad una misura di prevenzione amministrativa emessa dal Questore. Ad aggravare ancora di più la situazione, però, c'è anche un altro elemento non di poco conto. I soggetti fermati, infatti, non solo sono risultati completamente sconosciuti al Fisco, ma sono stati anche segnalati all'I.N.P.S in quanto percettori di reddito di cittadinanza. I quattro tassisti fanno infatti parte di nuclei familiari che percepiscono il sussidio, pur lavorando abusivamente e illegalmente.

La guardia di finanza ha subito proceduto al sequestro degli autoveicoli, che saranno successivamente confiscati in via definitiva, previa contestazione delle sanzioni amministrative previste dal Codice della Strada, che variano da un minimo di 2000 ad un massimo di 7000 euro.

Questo scoperto a Napoli dalla guardia di finanza non è certo il primo caso di questo tipo: sono davvero tante, infatti, le persone che ricevono il reddito dallo Stato e contemporaneamente lavorano in nero. Lo scorso dicembre, per esempio, sempre i finanzieri, fermarono una donna a Foggia che percepiva il sussidio economico ma lavorava all'interno di un ristorante.

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