Coronavirus

"Torno a casa", ma su di lui c'è mandato arresto internazionale

La scoperta alla stazione di Napoli Campi Flegrei. In manette un 68enne che voleva rientrarea in Liguria

"Torno a casa", ma su di lui c'è mandato arresto internazionale

Voleva rientrare a casa sua, in Liguria. Ma gli agenti che lo hanno bloccato alla stazione hanno scoperto che sul suo capo pendeva un mandato d’arresto internazionale. Così è finito in manette, a Napoli, un 68enne.

L’episodio s’è verificato nell’area della stazione ferroviaria di Napoli Campi Flegrei. Nell’ambito dei controlli straordinari sui viaggiatori, in ossequio alle più stringenti normative emanate dal governo per contenere il diffondersi del coronavirus, gli agenti della polizia ferroviaria hanno chiesto conto della sua presenza in stazione a un uomo. Questi, un cittadino ligure di 68 anni, ha spiegato ai poliziotti di aver intenzione di voler tornare a casa sua e perciò si era recato in stazione. Ha, inoltre, mostrato agli agenti una regolare autocertificazione. Ineccepibile, almeno formalmente. Perché dai controlli dei poliziotti è emerso che quell’uomo era ricercato, ormai da qualche anno.

Sul suo capo, infatti, pendeva un mandato di arresto internazionale finalizzato all’estradizione nel Paese sudamericano del Brasile. Il 68enne, infatti, avrebbe dovuto scontare una pena di quattro anni e tre mesi a causa di una condanna inflittagli perché, nel 2015, è stato ritenuto responsabile di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’uomo, infatti, era stato condannato per aver provato a imbarcare una quantità stimata in circa un chilogrammo di cocaina, nascosta all’interno di un paio di sculture, su un volo per Madrid.

Per l’uomo sono scattate le manette e, dopo le formalità di rito, è stato trasferito presso la casa circondariale napoletana di Poggioreale in attesa delle disposizioni del caso che intenderà assumere l’autorità giudiziaria competente sul suo caso.

Proseguono dunque senza sosta i controlli delle forze dell’ordine in virtù delle disposizioni governative finalizzate al contrasto della diffusione del coronavirus. Proprio nelle stazioni, tra oggi e domani, gli operatori saranno chiamati a un autentico tour de force. Sarebbero in tanti, infatti, i cittadini che, dal Nord, sarebbero in procinto di rientrare dalle loro famiglie al Sud. Proprio come accaduto durante lo scorso fine settimana, quando alcuni treni furono letteralmente presi d’assalto costringendo le forze dell’ordine a presidiare i punti di arrivo e i terminal con apposite postazioni. Proprio le stazioni, quindi, si confermano una delle prime linee nello sforzo sanitario per limitare e contrastare l'emergenza che tiene in apprensione l'intero Paese.

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