Zuffa tra senzatetto in pieno centro: il video diventa virale sui social

La rissa è avvenuta nei giardini di via Cesario Console. Dalle parole si è passati alle mani, tanto che si è reso necessario l’intervento della polizia

Zuffa tra senzatetto in pieno centro: il video diventa virale sui social

Il parapiglia è scoppiato all’improvviso, quando nessuno se lo aspettava. Sembravano trascorrere, come sempre accade, il loro tempo sdraiati a terra o sulle panchine della villa di via Cesario Console a Napoli ma, evidentemente, qualche parola di troppo ha scatenato l’ira di alcuni senzatetto che hanno cominciato a litigare e poi ad azzuffarsi. Dalle parole si è passati alle mani, tanto che si è reso necessario l’intervento della polizia che ha immediatamente sedato la rissa, per fortuna senza nessuna conseguenza per i clochard e per i passanti.

Il video della zuffa, girato da alcune persone che hanno assistito all’increscioso episodio, è diventato subito virale sui social network ed è arrivato all’attenzione del consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, il quale lo ha pubblicato sulla sua pagina Facebook. “Abbandonarli a se stessi – ha commentato l’esponente politico – non è la soluzione migliore per loro e per la città”.

Numerosi sono stati i commenti sotto il post di Borrelli, lamentando la mancanza di sicurezza. “Zona turistica – ha scritto un uomo – a pochi passi dallo studio del sindaco. Perché nessuno fa niente?”. Non sono mancate le espressioni poco cordiali nei confronti degli immigrati. “Come dobbiamo fare – ha evidenziato un’altra persona – cosa dobbiamo fare per ripulire la nostra città? Siamo abbandonati”.

E, poi, ancora: “A Napoli di queste situazioni ne abbiamo tante e non c'è nessun tipo di gestione. Sarà sempre peggio. Devono avere delle regole su come vivere questi sono nullatenenti e credono che tutto sia concesso”. Infine, c’è chi vorrebbe si agisse in fretta contro i senzatetto.

Vanno espulsi – ha spiegato una donna – la maggior parte di loro sono stranieri tra l’altro. Queste cose succedono tutti i giorni in città, non se ne può più. C'è tanta gente che vive in povertà lo Stato che fa? Dorme”.

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