Roma - La situazione economica attuale non è facile da governare e sono necessari anche "sacrifici" ma non si devono perdere di vista speciali esigenze e priorità come la cultura. È quanto avverte il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, incontrando al Quirinale i vertici del mondo del teatro per la consegna dei premi Vittorio De Sica.
Un'attenzione particolare alla cultura "Ho considerazione e rispetto per chi ha compiti di governo nella situazione attuale", dice Napolitano ma avverte anche che, quando si parla di tagli, "le cifre non dicono tutto e non tutte le voci di spesa sono uguali, bisogna confrontarsi nel merito delle conseguenze che può avere una decisione restrittiva" per settori come la cultura. Il capo dello Stato non nasconde che, nell’attuale situazione economica, aggravata anche dalla crisi internazionale, si annunciano "politiche gravi e sacrifici" in ogni campo e in ogni settore, ma non bisogna perdere di vista "speciali esigenze e priorità" come quelle che sono rappresentate dal mondo della cultura e dello spettacolo. Certo, osserva il presidente, è necessaria "una seria riforma dell’ordinamento e della prassi delle norme dello spettacolo con un impiego più qualificato e severo delle risorse pubbliche".
La centralità dell'identità nazionale "Non ci può essere condivisione se non c’è un forte senso di appartenenza e di identità nazionale". Il presidente della Repubblica coglie così l’occasione per ribadire che una vera condivisione parte dal riconoscimento di valori e identità comune. Un discorso che il capo dello Stato ha affrontato anche ieri nell’incontro al Colle con i nuovi cittadini italiani, gli immigrati che hanno ottenuto la cittadinanza italiana. A chi lavora nel mondo del teatro, settore al quale Napolitano è legato "da una passione" che viene dalla sua gioventù, il presidente ricorda che proprio questa espressione artistica è "un pezzo forte dell’identità nazionale e di questo deve essere convinto chi vuole servire il Paese e le istituzioni".
Debito insostenibile La situazione della finanza pubblica è nota e "il debito pubblico è diventato insostenibile". Napolitano spiega che, in tempi di ristrettezze economiche, "nessuno, in nessun settore, può ignorare il debito pubblico e non farsene carico".
Guardando più in generale alla situazione economica, Napolitano osserva che in questo momento "si sovrappongono questioni antiche e questione nuove", da un lato quella del debito pubblico e dall’altro quella delle conseguenze della crisi finanziaria internazionale "che appaiono e appariranno sempre più gravi ed evidenti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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