Roma - "In occasione della cerimonia di inaugurazione del monumento dedicato alla memoria dei caduti nella strage di Nassiriya e di tutti gli italiani che hanno perso la vita in Irak, rivolgo il mio riconoscente omaggio a quanti si sono sacrificati nell'assolvimento del loro dovere e stringo idealmente, in un commosso abbraccio, le loro famiglie". Lo scrive il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al ministro della Difesa Arturo Parisi. "L'impegno delle nostre Forze Armate - prosegue il messaggio - in missioni per il ristabilimento della pace e della sicurezza in aree di crisi - missioni promosse dalle organizzazioni internazionali di cui l'Italia è parte attiva e convinta - costituiscono un motivo di orgoglio per tutta la comunità nazionale".
"Quell'impegno - si legge nel testo - e il modo in cui lo assolvono, per loro scelta e con straordinaria dedizione, i nostri militari - ha procurato all'Italia riconoscimenti di grande valore da parte dei nostri alleati e delle popolazioni interessate. Viene di qui il sentimento di profonda gratitudine che in questa occasione torno ad esprimere per tutti coloro che ne sono stati partecipi fino al supremo sacrificio della vita".
Roma, la "Foresta d'accio" monumento ai caduti Diciannove blocchi d'acciaio che si ergono nel parco Schuster, vicino alla Basilica San Paolo, a memoria degli italiani caduti a Nassirya il 19 novembre del 2003. Il monumento, denominato la "Foresta d'acciaio" è stato inaugurato questa mattina alla presenza, tra gli altri del ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli, della Difesa Arturo Parisi, del comandante generale dell'Arma dei carabinieri Gianfrancesco Siazzu, del commissario straordinario del Comune di Roma Mario Morcone, del commissario straordinario alla Provincia di Roma Troise Zotta e del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, insieme alle autorità militari e ai familiari delle vittime. Di fronte alla chiesa, dove precedentemente si è svolta la Messa in commemorazione della vittime, centinaia di persone hanno salutato la nascita ufficiale della scultura, progettata dallo scultore Giuseppe Spagnulo e da un'equipe di architetti capeggiati da Lucio Agazzi.
All'ombra dei 19 megaliti d'acciaio, una bambina, parente delle vittime, ha tagliato il nastro accompagnata dai ministri Rutelli e Parisi; poi è stata deposta nei pressi della scultura una corona con il Tricolore e l'ordinario militare monsignor Vincenzo Pelvi ha parlato in ricordo delle vittime.
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