Ieri non hanno avuto troppe soddisfazioni quegli artisti che lunedì hanno organizzato un girotondo davanti a Montecitorio per protestare contro i tagli - approvati lanno scorso - al Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo. Gli artisti - che hanno anche minacciato di boicottare la Mostra di Venezia - si aspettavano che nel Decreto «anticrisi» di Tremonti i tagli (da 456 milioni del 2008 ai 398 di questanno) venissero compensati con altre forme di reintegro economico (per esempio, la possibilità di inserire lindustria dello spettacolo tra quelle ufficialmente «in crisi»), ma alla fine non si è visto nessun emendamento a proposito.
È sceso in campo anche il presidente Giorgio Napolitano che ha messo nero su bianco un «convinto invito alla riflessione e a ogni possibile ripensamento» per la vicenda del mancato reintegro dei soldi, «al di là delle imminenti votazioni in parlamento». Mentre il parlamentare del Pdl Luca Barbareschi, dopo un incontro ieri sera con il sottosegretario Gianni Letta, ha ribadito: «Noi siamo pronti a bloccare tutto: set, teatri, cinema, televisione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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