Da Napster ai siti fatti in casa: le Meteore del Web

Correva l'anno 1991, il ricercatore Tim Berners-Lee dava vita al protocollo http, protocollo che permetteva la navigazione sul web mediante link, nasceva Internet, un'invenzione che avrebbe rivoluzionato mercati e vite della maggior parte della popolazione mondiale

Da Napster ai siti fatti in casa:  
le Meteore del Web

Articolo di Gianluca Baggi - Direttore Generale efiori.com 

Correva l'anno 1991, il ricercatore Tim Berners-Lee dava vita al protocollo http, protocollo che permetteva la navigazione sul web mediante link, nasceva Internet, un'invenzione che avrebbe rivoluzionato mercati e vite della maggior parte della popolazione mondiale.

Sono passati 18 anni, Internet e' ora maggiorenne e comincia ad avere un suo importante passato, addentriamoci in un divertente flash-back alla scoperta delle meteore web, cercando di scoprire che fine hanno fatto.

Non si può non partire con un programma che ebbe un impatto enorme sui naviganti del 2000, stiamo parlando di Napster (vedi cosa ne dice Wikipedia). Fu il primo software di file sharing che si diffuse su scala mondiale, immerso in una tumultuosa vicenda legale, tanto che anche qualche giorno fa Lars Ulrich, il batterista dei Metallica, ha dichiarato di essere fiero di aver preso parte alla distruzione di Napster. Venne imposta a Napster la liquidazione dei suoi Asset, la maggior parte dei dipendenti fu mandata a casa e sull'home page del sito appariva la celebre scritta: "Napster era qui."

A fine anni '90 e nei primissimi anni 2000 registrammo l'era del Web marketing selvaggio dove l'unica regola era "portare utenza" senza nessuna considerazione sulla qualità, il fallimento di aziende che promettevano pagamenti in cambio di letture di e-mail e click su banner pubblicitari fu totale. Solo le aziende che puntarono su prodotti concreti ( Tiscali ad esempio, fondata nel 1998 offriva l'accesso gratuito, ma non la navigazione) seppero affermarsi.

Dmoz e' una web directory nata nel 1998, raggiunse in poco più di un anno un milione di indirizzi web recensiti, il numero quadruplicò nel 2004. In quegli anni avere il proprio sito web inserito nel database era di vitale importanza per i webmaster, il mancato inserimento suscitava profonde frustrazione ed aspre discussioni nei forum di settore in tutto il mondo, non era raro leggere di complotti, lobby e inserimenti poco trasparenti, soprattutto per quanto riguarda la sezione italiana, queste affermazioni non trovarono mai reale fondamento. Oggi Dmoz e' ancora attivo, ma l'attenzione dei web master e' drasticamente calata.

Fu poi l'epoca delle Chat, fra tutte va ricordata IRC (anche se poco diffusa in Italia). Rivoluzionarono il modo di comunicare fra le persone, ora era possibile conoscere persone di tutto il mondo standosene comodamente a casa propria, va da se che tutto cio' nascondeva dei rischi, in alcuni casi anche gravi. Fu una vera e propria mania, oggi le chat vecchio-stile sono meteore sostituite da più moderni e selettivi sistemi di comunicazione fra utenti.

Ci fu poi il boom dei Siti amatoriali, quelli del “cugino della moglie”: come non ricordare quei siti dai colori sgargianti, con sfondi improbabili, frame, testi scorrevoli e icone animate ovunque, la navigazione (spesso tramite una connessione a 56K) era un mezzo incubo. Ora i blog danno l'opportunità di creare siti "belli" anche ai meno tecnici e software come FrontPage e connessioni lente sono stati sostituiti da modelli molto più veloci e performanti.

Oggi, viviamo l'era di

Facebook, della blog-mania, dei forum di settore, del Pay per click, del Seo, del dominio di Google e del web 2.0... Chi di loro sarà la prossima meteora?

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