Narciso de Esténaga y Echevarría & C.

Si tratta di un gruppo di undici martiri della guerra civile spagnola: un vescovo, tre sacerdoti, cinque religiosi Fratelli delle Scuole Cristiane e un laico, tutti uccisi nel 1936. I loro nomi: Narciso de Esténaga y Echevarría, vescovo di Ciudad Real, cinquantaquattro anni; don Feliz Gonzalez Bustos, trentatré anni; padre Pedro Buitrago Morales, cinquantatré anni; padre Justo Arévalo y Mora, sessantasette anni; fratel León Agápito (al secolo Remigio Angel Olalla), trentatré anni; fratel Giosafat Roque (al secolo Urbano Corral Gonzalez), trentasette anni; fratel Julio Alonso (al secolo Valeriano Ruiz Peral), venticinque anni; fratel Damaso Luís (al secolo Antolín Martínez Martínez); fratel Ladislao Luís (al secolo Isidro Muñoz Antolín); Santos Cajudo Moreno Alvaro, cinquantasei anni. Lo spazio ci consente di dare brevi cenni solo del vescovo. Nato a Logroño e rimasto presto orfano, fu allevato a Toledo. Nel 1907, dopo gli studi in seminario, venne ordinato sacerdote. Canonico e poi decano della cattedrale di Toledo, nel 1923 venne nominato vescovo di Ciudad Real. Il 14 aprile del 1931 in Spagna fu proclamata la Repubblica e la situazione per il clero cominciò a farsi sempre più pesante, in un crescendo che culminò nel 1936 con lo scoppio della guerra civile. Il palazzo episcopale di Ciudad Real venne circondato dai comunisti.

Il vescovo e il suo cappellano, Julio Melgar, furono acciuffati, mentre la cattedrale veniva depredata dei suoi oggetti preziosi. I due ecclesiastici furono trascinati fuori città e trucidati in località Peralvillo Bajo.

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