«Abbiamo appena concluso qualche accordo con i nostri soci italiani». Henri Proglio, numero uno di Edf, ha scelto uno stile minimalista per dare un annuncio storico: Edison, la più antica società elettrica italiana, passa completamente sotto il controllo francese.
Poche ore prima, infatti, erano stati firmati gli accordi definitivi che hanno ridisegnato il settore energetico del nostro Paese, assegnando Edison al colosso francese e ai soci italiani riuniti in Delmi l’intera Edipower, attraverso le compravendite incrociate di partecipazioni azionarie.
Per l’intesa definitiva mancano il pronunciamento Consob sull’opa sul 20% di Foro Buonaparte, che Edf intende lanciare a 84 centesimi per azione, e il via libera Antitrust.La finalizzazione dell’operazione che porterà i francesi al completo controllo di Edison è prevista nell’estate 2012. Non è stata una vicenda facile: lo stesso Proglio ha ricordato le difficoltà del dossier, in particolare «gli undici anni di complesso negoziato». E ha reso omaggio a uno dei suoi protagonisti: Giuliano Zuccoli, presidente di Edison e del consiglio di gestione di A2A, «un partner importante, scomparso proprio mentre stavamo per finalizzare con i soci italiani» l’accordo definitivo.
L’ambizione di Edf, ha detto ancora Proglio, è fare di Edison la piattaforma per svilupparsi nel mercato del gas. «L’Italia - ha messo in evidenza - è il punto di convergenza di diverse infrastrutture del gas, tra cui South Stream», il gasdotto di cui Edf ha rilevato l’anno scorso il 15%. E sempre gli accordi firmati ieri prevedono che Edison diventi fornitore di gas alle centrali Edipower per i prossimi 6 anni a prezzo di mercato.
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