Nasce il Gp di New York

Nostro inviato

a Indianapolis

Schumi miglior tempo della giornata di libere, prima e seconda sessione comprese, tolto, ovviamente, il solito collaudatore che poi non corre di domenica. Tra i big, il più vicino è Fisichella, a quasi 5 decimi. A un secondo Alonso, oltre Raikkonen. Ma sono le pazze e inaffidabili prove del venerdì. Per il tedesco anche un’uscita durante le libere del mattino. La Ferrari si dice fiduciosa, «abbiamo il giusto feeling». Questo il primo giorno a motori accesi del Gp della rabbia a stelle e strisce, gp che pareva l’America offesa non volesse più e che invece desidera, chiede e spera resti ancora a lungo. Un miliardo di dollari in sei anni, tanto ha portato la F1 nelle casse dell’Indiana, e tanto vorrebbero gli indigeni che portasse in avvenire.

Dunque, altro che Stati Uniti indignati dal gp farsa 2005, quello delle sei macchine al via, delle gomme Michelin che scoppiavano. Qui c’è voglia grande di F1, c’è bisogno. Ecclestone lo sa e per questo alza il prezzo e sfoglia la margherita delle offerte mentre – è trapelato ieri - progetta il Gp di New York.

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