«Il Salone Nautico di Genova può rappresentare un importante veicolo per promuovere e far conoscere a un pubblico sempre più internazionale eccellenze italiane quali la nautica e il turismo a essa collegato, da sempre sviluppatisi all'insegna della qualità e di una lunga tradizione. Come la moda, il design, l'enogastronomia, i gioielli, l'arte e l'architettura, questo settore ha tutte le carte in regola per rafforzarsi come motore di sviluppo dell'economia e icona del made in Italy».
Così il boat show manager, Alessandro Campagna. Il quale annuncia una novità assoluta: il nuovo brand «Super Made in Italy», un'area dedicata ai superyacht, lungo la banchina esterna del Marina Grande 1.
«Il sistema nautico italiano - aggiunge Campagna - si sta riorganizzando per ritornare ai suoi livelli di leader mondiale. Con questo obiettivo il Salone si è già messo all'opera sulle prime importanti novità come, appunto, il Super Made in Italy».
Intanto qualcosa si muove anche sul fronte della cosidetta «Iva turistica» (11%) applicata anche ai marina-resort (porzioni dei porti destinate al pernottamento dei turisti nelle proprie unità). Dopo il Friuli Venezia Giulia, infatti, anche Emilia Romagna e Liguria stanno per adottare un simile provvedimento che, se diventasse legge dello Stato, potrebbe far rientrare una parte delle 40mila imbarcazioni fuggite all'estero dopo le politiche a di poco repressive adottate dal governo Monti.
«Continueremo a batterci, ancora con maggiore forza, a sostegno del turismo nautico - è il commento del presidente di Ucina, Massimo Perotti - Rimane il rammarico per il decreto Turismo al vaglio della Camera. Ho chiesto un incontro ai ministri Lupi e Franceschini per capirne di più. Il contributo di Ucina potrà essere utile».
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