Nasce il registro per fare lobby

Roma. Il governo ha presentato un disegno di legge che regolamenta l’attività di lobbying. L’obiettivo di Palazzo Chigi è regolare il rapporto tra i gruppi di pressione e la politica. Verranno resi pubblici i documenti presentati dai lobbisti ai cosiddetti «decisori pubblici», che saranno anche obbligati a citare, nella relazione che introduce un atto amministrativo o normativo, l’attività di rappresentanza degli interessi svolta nei propri confronti. A far da garante all’esercizio del lobbying sarà il Cnel, presso il quale sarà istituito il «Registro pubblico dei rappresentanti di interessi particolari». A questo registro dovranno iscriversi tutti quei soggetti che influenzano i processi decisionali pubblici.

L’iscrizione, si legge nel disegno di legge, sarà subordinata ad alcuni requisiti, tra i quali c’è il rispetto del Codice di deontologia che sarà emanato dal Cnel, previa consultazione delle organizzazioni rappresentative del settore. Chi svolgerà attività di lobby senza essere iscritto al registro subirà una sanzione.

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