da Torino
Si può diventare maggiorenni anche senza compiere i fatidici 18 anni. È il caso della nuova Punto di Fiat che diventa «Grande» ad appena 12 anni dalla sua nascita, anche quella volta in occasione del Salone internazionale dellauto di Francoforte. Anche allora la Fiat della svolta, erede della mitica Uno, era firmata da Giorgetto Giugiaro, e per costruirla venne realizzato lo stabilimento di Melfi, in provincia di Potenza, dove anche la «Grande Punto» verrà assemblata. Poi verranno altri siti produttivi di Fiat a testimoniare una rinnovata vocazione continentale della nostra casa costruttrice.
Sei milioni, e anche qualcuno di più, sono gli automobilisti che si sono seduti al volante di una Fiat che ha cambiato le abitudini automobilistiche europee. Prima di tutto con la sua versatilità, disponibile a tre e a cinque porte, luci posteriori che salgono verso il tetto, tanti motori offerti, a cominciare proprio dagli innovativi Fire. Arrivano i freni a disco anteriori e aumenta la sicurezza; le sospensioni anteriori sono di tipo McPherson e per lasse posteriore si passa ai bracci oscillanti.
Sei anni dopo - luglio 1999 - quando la Fiat compie 100 anni, la Punto cambia volto, in maniera profonda, non un semplice restyling, trasformandosi in una vettura più europea, ma sempre senza dimenticare le sue radici, perché sul frontale spicca lo scudetto rotondo degli Anni Venti rivisitato dal Centro stile Fiat. Crescono abitabilità e funzionalità, doti che hanno consentito alla Punto di toccare straordinari traguardi. Lultimo ritocco la Punto lo ha ricevuto nel 2003 con ladozione dei motori multijet turbodiesel, autentici ambasciatori di una nuova era nella alimentazione a gasolio: l1.3 multijet da 70 cavalli e l1.
Gli importanti arricchimenti tecnici sulla Punto del 2003 sono accompagnati a una evoluzione stilistica che ci porta alla nuova «Grande Punto», unautomobile che porta nuovamente lItalia nel mondo.