Natale, ai giocattoli non si rinuncia. Ma si risparmia sul packaging

Ricerca del Movimento difesa del cittadino: molte famiglie per contenere i costi hanno acquistato i regali in anticipo alla ricerca dell'offerta più conveniente. Puntando sempre di più su giocattoli in packaging meno lussuosi e ridotti, adatti alle «diverse tasche»

«Un altro Natale all'insegna della moderazione e del risparmio senza dimenticare la sicurezza». È questa la fotografia scattata dal Dipartimento Junior del Movimento Difesa del Cittadino, con «Occhio al giocattolo», la terza indagine sulla sicurezza e sui costi dei giocattoli, indirizzata alle famiglie italiane. «Secondo i dati più recenti della Camera di Commercio di Milano che abbiamo riportato in questa edizione di "Occhio al giocattolo" - sottolinea Lucia Moreschi, responsabile del Dipartimento - sette italiani su dieci, il 66,3%, confermano il persistere della crisi». Numeri che vanno oltre la semplice percezione se pensiamo che, in una regione ricca come la Lombardia, il 24,3% delle famiglie non riesce a far fronte ad una spesa imprevista di 700 euro, ben il 12,9% delle famiglie arriva a fine mese con molte difficoltà, come è emerso dal rapporto di Caritas Italiana - Fondazione Zancan. «È ovvio che, pur in un contesto di impoverimento generale, le famiglie italiane non rinunceranno a mettere sotto l'albero un regalo per i propri bambini», continua Moreschi.«Molte si sono mosse per tempo e in molti casi proprio il contenimento dei costi ha spinto genitori e nonni ad acquistare i giocattoli in anticipo, alla ricerca dell'offerta più conveniente». E come si evince dal consueto monitoraggio dei prezzi di Mdc Junior contenuto nell'indagine, spesso le case produttrici hanno immesso sul mercato, soprattutto nella grande distribuzione, giocattoli in packaging meno lussuosi e ridotti, adatti alle «diverse tasche».
«Ma troppi giocattoli vengono immessi sul mercato, senza che siano davvero sicuri - conferma la responsabile di Mdc Junior - come risulta anche dall'aumento di sequestri di merce non conforme operata dalle forze dell'ordine sul territorio italiano». Operazioni che avvalorano i dati dell'indagine a campione avviata lo scorso anno dalla Comunità Europea, per cui anche in Italia il 20% dei giocattoli in circolazione potrebbe non avere il marchio CE, che ne assicura la conformità od essere comunque dannosi per la salute e l'incolumità dei piccoli. «Anche in vista del recepimento della nuova Direttiva Europea sui Giocattoli che l'Italia dovrà ratificare entro gennaio 2011 - continua Lucia Moreschi - abbiamo deciso di approfondire ulteriormente il tema della sicurezza, cercando di fornire informazioni utili ai genitori rispetto a cosa fare, dopo Natale, quando cioè le bambine e i bambini italiani si troveranno alle prese con nuovi giocattoli».

Nell'indagine, infatti, sono riportate informazioni su cosa fare se ci imbatte o si acquista un giocattolo potenzialmente pericoloso, un focus sugli enti preposti alla vigilanza in Italia e i dati su sequestri più importanti effettuati dalle forze dell'ordine nell'ultimo semestre. Oltre un monitoraggio dei costi dei giocattoli più diffusi e il decalogo di «Occhio al giocattolo».

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