Marco Gemelli
da Firenze
Hanno voluto «brindare» al Natale e allarrivo del 2006 con una bestemmia su Gesù Bambino. E per rendere più efficace il concetto lhanno scritta su un cartello nel bar che autogestiscono alla facoltà di Lettere dellUniversità di Firenze. Autori i ragazzi del Collettivo di Lettere, che - dopo aver occupato i locali della facoltà oltre un anno e mezzo fa - hanno colto loccasione della «chiusura per ferie». Lepisodio risale al periodo natalizio, ma è passato quasi totalmente inosservato fino a ieri, quando è arrivata la presa di posizione da parte dell«Ucsi» toscana, lUnione Cattolica della Stampa Italiana: «Rimaniamo sconcertati - esordisce lUcsi - dal fatto che da parte dellUniversità e del mondo politico-istituzionale non ci sia stata una posizione di condanna del fatto che reca offesa a buona parte della popolazione, aggravata dal fatto che tale bestemmia è stata affissa in un luogo pubblico. Anche una bestemmia - ha dichiarato il presidente Mauro Banchini - perfino una bestemmia contro Gesù Bambino, può essere significativa. Addirittura utile. Significativa del grande bisogno che cè, in questo mondo, di guardare verso lAlto e credere che si è fatto piccolo, indifeso come un bambino. A chi ha scritto quel cartello, comunicandoci il suo enorme bisogno di fede, vorrei dire di non vergognarsi. Non ti vergognare: entra in una chiesa. Oltretutto non costa nulla, in un mondo dove tutto ha un prezzo. Ma entraci quando non cè nessuno e ascolta il silenzio che cè. Sarà proprio quel silenzio, di cui non devi aver paura, a farti capire il senso di quella tua bestemmia».
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