A giorni, entro la metà di ottobre, apre un ampio negozio di Zara, l'Ikea dell'abbigliamento. Alla fine di novembre una grande libreria Feltrinelli, articolata su quattro piani che recano, restaurati, i vecchi decori ferroviari, compresa una fontana in marmo Art Decò. La Stazione Centrale, dopo le polemiche che hanno accompagnato la ritrutturazione, si avvia a completare le propria nuova fisionomia. Sia chiaro: il «tradimento» nei confronti dei viaggiatori, privati delle scale mobili e costretti a percorsi d'accesso più lenti e tortuosi, è irreversibile e sarà lenito solo dal tempo e dall'abitudine. In compenso la nuova immagine è quella di un centro commerciale moderno e di qualità: per il 30 novembre (giorno più, giorno meno), alla vigilia dello shopping natalizio, è già in programma una grande inaugurazione. «Per quella data sarà acceso l'85% delle vetrine, 81 negozi; per quelli che ancora mancorano sono in corso trattative» afferma Fabio Battaggia, amministratore delegato di Grandi Stazioni, la società mista Fs-soci privati (tra cui Benetton, Pirelli, Caltagirone e ferrovie francesi) che ha in gestione fino al 2035 questo e altri 12 scali ferroviari italiani.
Nelle ultime settimane hanno avviato l'attività il bar biologico Vyta nell'atrio dell'ingresso principale, un caffè ristorante Motta, il più elegante della stazione, e sono in fase d'apertura un Mc Donalds e un Burgher King. Si sposterà in posizione definitiva, sul lato Est, la farmacia, alla quale sarà abbinato un «villaggio salute», mentre sempre sul lato Est sarà riaperto l'ufficio postale. Sul lato Ovest, dove fino a qualche anno fa era collocato il supermercato, sarà inaugurato un ristorante orientale, «Wok», con cucine giapponese, cinese, thailandese. Al suo fianco, un locale con marchio «Panino giusto» che - simmetricamente al Time café del lato Est - avrà anche la funzione di presidiare una sala d'attesa. In ampie vetrine affacciate ai binari sono in corso le ultime definizioni per ospitare alcuni marchi del miglior made in Italy, che avranno quindi una funzione quasi d'accoglienza dei viaggiatori. Sono anche in corso alcune controversie per liberare la galleria di testa dei baracchini superstiti, ormai anacronistici. Dall'inaugurazione ufficiale, gli esercizi commerciali osserveranno l'orario standard 8-22, salvo edicole e bar che apriranno e chiuderanno un po' prima.
Con l'apertura di bar e ristoranti - alla fine saranno in tutto 15, di cui 9 sono già in funzione - si è smorzata parte delle polemiche iniziali legate ai servizi e alle attese. «Abbiamo commissionato delle ricerche di mercato - spiega Battaglia - per capire le esigenze della gente, che ha concentrato le critiche sulla segnaletica, sulle sale d'attesa, sull'invasione di volatili, sullo stato notturno della galleria delle carrozze, sulla gestione dei bagagli. E noi ci siamo attivati per la soluzione di questi problemi». Oggi le sedute d'attesa sono in tutto 418 (a regime, 462), la segnaletica è stata resa più efficace (ma è ancora perfettibile) di concerto con le Ferrovie dello Stato, mentre sono in via di attuazione sistemi di allontamento dei piccioni: «Useremo tutti i sistemi consentiti dalla legge, dai falchi ai dissuasori acustici ai mangimi contraccettivi» assicura Battaggia. Quanto ai bagagli, l'attuale deposito manuale (preferito al sistema a box per questioni di sicurezza) diventerà un «baggage point» che sarà anche il punto di raccolta dei facchini, la cui chiamata sarà possibile da colonine dislocate in tutta la stazione («Serviranno anche a scoraggiare gli abusivi»). La galleria delle carrozze di notte sarà protetta da cancellate in ferro il cui aspetto decorativo sarà ripreso da altre esistenti.
Gli spazi di cantiere sono in corso di smantellamento. Sul lato Ovest della facciata sarà realizzato un anello per le auto, al solo scopo di carico e scarico, simmetrico a quello da anni esistente sul lato Est. Sarà a breve rimontata la grande tettoia storica all'ingresso Est, e Grandi Stazioni sta cercando di ottenere dal Comune una miglior organizzazione dei flussi delle auto, che permettano anche qui l'avvicinamento all'edificio (contrariamente a quanto realizzato ora). I taxi, sui due lati, saranno riordinati, mentre sul marciapiedi oggi dedicato ai bus per gli aeroporti saranno aperti alcuni esercizio commerciali che, anche qui, avranno funzione di presidio, scoraggiando la sosta di barboni e sbandati.
Un cantiere resta aperto: è quello per la realizzazione della nuova della Metropolitana, i cui lavori da 5 milioni sono già stati appaltati e dovrebbero essere completati per l'inizio del 2012.
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