I grandi fotografi «scattano» per San Patrignano. Capolavori raccolti in una mostra di grandi artisti che è anche qualcos'altro. Trentuno grandi nomi della fotografia che «indagano» con i loro obbiettivi la linea di confine tra la dimensione del naturale e quella dell'artificiale attraverso opere d'autore che finiscono all'asta e diventeranno il modo per raccogliere fondi per la comunità e il suo lavoro, la sua missione di recupero dalle tossicopindenze. Trentuno fotografie donate gratuitamente a San Patrignano, selezionate per interpretare il significato di «Natura e artificio» in un percorso che racconta l'attualità e dialoga con i temi dell'Esposizione Universale e con il suo obbiettivo primario «Nutrire il pianeta, energia per la vita».
È il nuovo progetto artistico di San Patrignano, seguito dell'architetto Franco Origoni che ha già curato numerose mostre sulla storia della grafica italiana e Aldo Colonetti filosofo, storico e teorico dell'arte, del design e dell'architettura.
Ispirato al noto saggio «Artificio e natura» di Gillo Dorfles, «Natura e artificio» nasce come asta per la raccolta fondi destinata a sostenere la Comunità di recupero, che opera da oltre 35 anni gratis, divenendo un'operazione culturale coerente che si concretizza in una mostra fotografica allestita nei locali di «Spazio Sanpa» dal 7 al 15 settembre, in piazza Sant'Erasmo 3 nel cuore di Milano, per culminare nell'asta finale il 17 a Palazzo Clerici.
Così la mostra diventa il punto di vista di 31 grandi nomi della fotografia che hanno aderito al progetto donando le proprie opere: Gian Paolo Barbieri, Bob Krieger, Sebastiao Salgado, Giovanni Gastel, Fabrizio Ferri, Mimmo Jodice, Isabella Balena, Francesco Jodice, Oberto Gili, Maria Vittoria Backhaus, Ferdinando Scianna, Giovanni Caccamo, Gabriele Basilico, Steve McCurry, Susi Belianska, Carlo Bevilacqua, Anne De Carbuccia, Gigi Colin, Sebastian Cortes, Mario Cresci, Franco Fontana, Maurizio Galimberti, Elisabetta Lattanzio Illy, Mattias Klum, Irene Kung, Uliano Lucas, Dario Mitidieri, Cristina Omenetto, Donata Pizzi, Francesco Radino, Marc Sobczak.
Il legame tra uomo e natura è esplorato da diverse angolature, come scrive Aldo Colonetti nell'introduzione del catalogo: «Siamo noi a parlare e non la natura e tanto meno l'artificio, visto che l'autore e il protagonista di ogni immagine è l'uomo, sono racconti autobiografici». Dai paesaggi onirici d'Oriente alle città contemporanee, ogni scatto affascina per la poetica e la tecnica dell'artista, che cattura lo sguardo scolpendo la luce e rivelando le infinite possibilità espressive del linguaggio fotografico. Si coglie l'armonia di ciò che esiste e ci è dato e ciò che si crea ed e stato creato. Anche se non sempre è così ma a ciò si deve puntare. Natura e artificio, due temi opposti oppure conciliabili? «Servono armonia ed equilibrio nel costruire e nelle riqualificazioni urbane - scrive la cofondatrice di San Patrignano Letizia Moratti -.
Nel progettare spazi di condivisione e partecipazione che siano luoghi di bellezza che non è solo un'espressione estetica ma anche una dimensione interiore che ci aiuta a superare la solitudine riscoprendo la gioia del vivere insieme».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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