Cronaca locale

Naturale o frizzante? L’importante che sia gratis

Sono una decina i comuni dell’hinterland che offrono ai propri abitanti minerale liscia e gasata presa dalla zona più pura della falda. E la gente si mette in coda

«Chiare, fresche e dolci acque». Ma non solo. Ora, si può persino sceglierne il tipo: naturale, fresca o gasata fredda. E, per di più, gratuitamente. Un sogno? Tutt’altro. Le «case dell’acqua» sono da tempo realtà: per poterne scoprire segreti e pregi basta recarsi in quei comuni dell’hinterland milanese che ne hanno già installata una: Rozzano, Opera, San Giuliano Milanese, San Donato Milanese, Pieve Emanuele, Buccinasco e Abbiategrasso offrono da tempo questo prezioso servizio ai propri abitanti. E, entro l’autunno, si aggiungeranno alla lista anche Cesano Boscone (inaugurazione prevista il 15 settembre), Trezzano sul Naviglio (6 ottobre), Corsico (27 ottobre) e Vizzolo Predabissi (15 dicembre).
Una vera e propria «mania», sbocciata negli ultimi anni, che si sta dilagando a macchia d’olio in tutti quei comuni - soprattutto a sud-ovest di Milano - che possono vantare un sottosuolo ricchissimo di sorgive e fontanili naturali. Perché il meccanismo che sottostà alle «case dell’acqua» è tanto semplice quanto efficace: l’acqua viene presa direttamente dalle falde più profonde dell’acquedotto e - grazie ad un carbonatore e ad un refrigeratore presenti nell’impianto - messa a disposizione nelle tre differenti varianti sopracitate in piccoli chioschi colorati, situati in zone di facile accesso come piazze e giardini: ai cittadini non resta quindi, che scegliere da quale dei tre rubinetti bere a piene mani.
E la grande affluenza di persone che quotidianamente - armate di taniche e bottiglie - attendono pazientemente il turno per poter «fare il pieno» ne è un chiaro esempio. A San Donato Milanese nel periodo dal 12 maggio al 7 giugno sono stati erogati 40 metri cubi d'acqua, circa 40mila litri, pari a 1.540 litri al giorno, con un afflusso stimato di almeno 500 persone quotidianamente. A Buccinasco la casa dell'Acqua ha erogato dal 18 maggio al 7 giugno, 2.520 litri al giorno, per un afflusso di almeno 700 persone. A Pieve Emanuele invece sono stati erogati 45 metri cubi nel periodo dal 12 maggio al 7 giugno, pari a quasi 45 mila litri, 1.800 litri di acqua al giorno, per un numero di presenze di circa 600 persone giornaliere. Emblematica anche la situazione di Abbiategrasso dove il gazebo in stile liberty, installato in pieno centro storico dalla società Amaga nel lontano 1998, registra un’erogazione mensile pari a 72mila litri d’acqua, soddisfacendo alla richiesta di oltre 42mila abitanti che accorrono persino dai comuni limitrofi di Albairate, Besate, Morimondo, Motta Visconti e Ozzero.
E così, le case dell’acqua - oltre a lanciare l’importantissimo messaggio sull’importanza dell’acqua come bene prezioso e a cui tutti dovrebbero avere accesso diretto - si stanno trasformando in un fenomeno di costume e in un momento di forte aggregazione sociale: l’ubicazione in zone strategiche della città hanno infatti permesso a questi gazebo di diventare un salutare punto d’incontro per tutti i cittadini dell’hinterland milanese.
«Il nostro obiettivo - spiega il presidente di Tasm, Tutela Ambientale Sud Milanese, una delle azienda che maggiormente si è adoperata nella realizzazione delle fontane gratuite - è promuovere il consumo dell'acqua del rubinetto buona, controllata, sicura e gratuita, in alternativa alle acque minerali comprate nei supermercati, a volte scelte solo perché gassate, e acquistate nelle bottiglie di plastica che una volta usate finiscono per incrementare il livello dei rifiuti».
Filosofia che una moltitudine di cittadini dell’hinterland milanese ha già abbracciato da tempo, rassicurati dall’ottima qualità dell’acqua erogata. Le acque provenienti dagli acquedotti di San Donato Milanese, Pieve Emanuele e Buccinasco infatti, presentano concentrazioni di residuo fisso e sodio - elementi sui quali le più famose aziende produttrici combattono da anni una dura battaglia mediatica - da far arrossire le più grosse etichette di acqua in bottiglia.

Sei milligrammi per litro di sodio a San Donato e Pieve Milanese - quando il limite massimo previsto per legge è di 200 -, solamente 4 a Buccinasco: oltre che gratuita, quest’acqua è persino buona.

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