Nature morte che rivelano un tempo sospeso, antichi dipinti che interrogano lo sguardo contemporaneo. Una luce cristallina delinea precisi i contorni degli oggetti che vanno a comporre fotografie enigmatiche in cui ogni significato sembra essere stato messo in gioco. Tutte le immagini di Olivier Richon chiamano sadicamente in causa losservatore, mostrandogli quanto la comprensione delle opere darte, o meglio, dellarte in generale, possa essere complessa, talvolta impossibile. Ancor più la fotografia, apparente rappresentazione della realtà, addirittura realtà stessa e invece, a ben vedere, linguaggio codificato, «codice», come la pittura, la letteratura. Le fotografie di Richon sono sempre connotate da uno spiccato realismo, ma si tratta di un realismo assolutamente pittorico, quello del Diciottesimo secolo. Sembrano dipinti, vogliono confondere lo spettatore, ancora una volta metterlo alla prova. Le fotografie di Olivier Richon rivelano tutto questo eppure lasciano allosservatore la possibilità di conoscere molto altro. Da oggi al 4 novembre, vernissage stasera dalle 18.
30 al Nepente Art Gallery.
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