Naufraga Gm-Renault-Nissan

da Detroit

General Motors, Nissan e Renault hanno annunciato di avere abbandonato le trattative per un’alleanza. Un comunicato congiunto - che conferma le indiscrezioni di stampa - spiega che «le parti non sono riuscite a mettersi d’accordo né sull’importo complessivo delle sinergie, né sulla ripartizione degli utili tra i partner». Le tre case automobilistiche avevano iniziato a studiare l’alleanza il 14 luglio scorso. Sulla base delle proprie conclusioni, Gm ha chiesto alla controparte «una compensazione», cioè un esborso in denaro, sia per la chiusura della potenziale alleanza sia per la conseguente preclusione a carico del gruppo di Detroit di sviluppare altre partnership qualora il gruppo franco-nipponico avesse deciso di fare ingenti investimenti in General Motors. Dal canto suo, Nissan-Renault ha considerato il «principio della compensazione contrario allo spirito di qualsiasi alleanza di successo». Resta da vedere quale sarà la reazione di Kirk Kerkorian, l’azionista dissidente che controlla il 9,9% del capitale di Gm e che ora punterebbe a entrare in possesso di altri 12 milioni di azioni ordinarie. Kerkorian era il principale sostenitore dell’accordo a tre. Via libera, così, a una possibile intesa di Renault-Nissan con Ford (il titolo è volato a Wall Street: più 4% a 8,55 dollari), che pure aveva manifestato interesse a studiare una collaborazione con il gruppo guidato da Carlos Ghosn.
E sempre la Ford, nonostante i suoi problemi, è nelle grazie di Bob Lutz, il numero due di Gm che, in un’intervista al giornale svizzero Facts ha definito «fenomenale» la portata di un eventuale accordo con la casa di Dearborn, in quanto una prospettiva del genere avrebbe un impatto molto importante in termini di minori costi, creando il nuovo colosso mondiale dell’auto.

Lutz ha anche sottolineato come le due aziende presentino «lo stesso ambito geografico di riferimento, lo stesso sistema di tassazione e rispondono inoltre agli stessi organi antitrust», e per di più dal punto di vista industriale una fusione tra i due rivali rappresenterebbe «la soluzione più attraente».
Allo stato attuale, comunque, non sono in corso contatti tra i due gruppi dopo i primi approcci della scorsa estate.

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