Una nave di profughi dalla Libia Ma il Viminale: "La bloccheremo"

La nave Mistral Express, partita ieri da Tripoli, con la scusa di un rifornimento potrebbe attraccare nel porto di Augusta in Sicilia. E' stata precedentemente respinta dal porto di La Valletta. Il ministro dell'Interno: evitare l'ingresso dell'imbarcazione nelle acque territoriali italiane. La Guardia di Finanza di Lampedusa lancia l'allarme: in arrivo altri 22 barconi, due sono già stati condotti in porto. Intanto sono giunti a Lampedusa 112 migranti. Altri 45 sono arrivati su un barcone scortato da una unità militare. Secondo il racconto di alcuni tunisini appena giunti a Lampedusa, un natante con a bordo 40 persone si sarebbe capovolto e poi sarebbe affondato al largo della Tunisia

Una nave di profughi dalla Libia 
Ma il Viminale: "La bloccheremo"

Lampedusa - E adesso inizia anche l'esodo dalla Libia. La nave Mistral Express sarebbe partita ieri pomeriggio da Tripoli. A bordo 1.836 persone di diverse nazionalità: 1.715 del Marocco, 39 della Libia, 35 dell’Algeria, 26 dell’Egitto, 7 della Tunisia, 6 del Mali, 4 del Sudan, 2 della Siria e 2 della Mauritania. L'imbarcazione al momento si trova a 150 miglia dalle coste italiane e la capitaneria di porto sta monitorando con i sistemi elettronici la sua rotta. Le motovedette, in stand by, sono pronte a intervenire qualora la nave si affacciasse in acque territoriali (entro le 12 miglia). Dalla capitaneria dicono che se la nave dirigesse verso la Sicilia non arriverebbe prima delle 23.

Il Viminale: "La bloccheremo" Evitare l’ingresso in acque territoriali italiane della nave marocchina Mistral Express, che sarebbe partita dal porto libico di Misurata ed avrebbe circa 1.800 persone a bordo. Questa - secondo quanto si apprende - l’indicazione rivolta dal Viminale ai ministeri della Difesa e dei Trasporti, finchè non c’è certezza su chi sono i passeggeri. La nave è ora in acque internazionali e non si sa con certezza chi c’è a bordo. Finchè le cose non saranno più chiare, si vuole quindi evitare l’approdo in Italia, fermo restando la possibilità di rispondere all’eventuale richiesta di rifornimenti in mare. Il Viminale - sempre secondo quanto appreso da fonti qualificate - ha inoltre invitato il ministero degli Esteri a mettersi in contatto con le autorità marocchine per cercare una soluzione.

Nuovi arrivi Intanto, a bordo di una motovedetta della Guardia costiera sono giunti a Lampedusa 112 migranti. Altri 45 sono arrivati su un barcone scortato da una unità militare e tre persone sono state trasferite in autoambulanza.

Allarme per un barcone Secondo il racconto di alcuni tunisini da poco giunti a Lampedusa su un barcone, una barca sarebbe affondata a largo della Tunisia. Gli immigrati hanno raccontato, appena giunti in banchina, di aver visto un natante con 40 persone a bordo capovolgersi. Cinque degli extracomunitari sarebbero stati salvati dal primo barcone che li ha soccorsi, mentre gli altri sarebbero rimasti in mare. Fonti della Capitaneria di porto hanno confermato il racconto dei migranti sull'affondamento del barcone con 35 migranti a bordo al largo della Tunisia. Il natante si è ribaltato subito dopo la partenza dal porto di Zarzis.

Sedici barconi all'assalto di Lampedusa Sono 22 i barconi di immigrati complessivamente individuati dalla Guardia di Finanza a Lampedusa, due dei quali già recuperati e scortati in porto, con a bordo rispettivamente 71 e 65 persone. In totale 136 migranti fatti sbarcare e condotti al centro di accoglienza. È il bilancio dell’attività di monitoraggio e soccorso condotta sull’isola di Lampedusa fornito dalla Gdf, aggiornato alle 17.20. Quattro le unità navali impiegate: 3 guardacoste e una vedetta veloce, insieme a un aereo Atr 42 che sta sorvolando la zona.

Quando l’aereo terminerà la missione di volo, la Gdf farà decollare un elicottero Ab412 per continuare le attività di monitoraggio. Le unità navali attualmente in attività hanno già agganciato altri 3 barconi che stanno scortando verso il porto.

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