Continua il braccio di ferro tra residenti e commercianti. Ma quest’anno dovrebbero spuntarla gli abitanti dei Navigli, che chiedono di partire con l’isola pedonale estiva solo dopo la chiusura delle scuole. I gestori vorrebbero piazzare i dehors già all’inizio di maggio, il Comune aspetta il parere del consiglio di zona per scrivere la delibera da approvare in giunta, ma la mediazione possibile potrebbe diventare isola quando i giovani sono in vacanza (dai primi di giugno) e un assaggio negli ultimi due fine settimana di maggio, con i tavolini all’aperto anche il venerdì sera e l’obbligo di ritirarli però già intorno a mezzanotte. Ne hanno discusso ieri mattina a Palazzo Marino gli assessori che compongono il Tavolo Movida, presieduto dall’assessore Alan Rizzi. Che la prossima settimana incontrerà con Maurizio Cadeo e Paolo Massari l’Unione del commercio per fare il punto sul regolamento che i locali della zona avevano firmato due anni fa. Tra i punti c’era l’obbligo di acquistare arredi omogenei, dagli ombrelloni alle sedie ai tavolini. L’anno scorso i commercianti hanno fatto melina, quest’anno il Comune non vuole scuse. E neanche ritrovarsi con gli straordinari dei vigili che ogni sera prestano servizio ai varchi di ingresso rimborsati dopo sei mesi. «È un costo a carico dei locali - ricorda il vicesindaco Riccardo De Corato - questa volta pagheranno in anticipo». Ma è ancora più dura la linea che chiede il presidente del Consiglio di zona 6, Massimo Girtanner: «Inviterò il Comune a vietare i dehors a quei locali che durante l’anno hanno trasgredito le regole, piazzando i tavolini all’aperto e disturbando la quiete pubblica». Sarebbero una decina, e «anche i commercianti virtuosi sono d’accordo, serve a dare il buon esempio». Per l’avvio dell’isola puntualizza: «L’iniziativa si chiama estate sui Navigli, non primavera-estate, quindi si deve partire dopo la chiusura delle scuole». Ma sentirà le voci di residenti e commercianti prima di presentare la proposta ufficiale alla giunta. E «vogliamo prima certezze sui parcheggi garantiti ai residenti, una quota anche a Porta Genova».
Al Tavolo si è parlato di corso Como: scatterà già il primo maggio il servizio degli steward anti-rumore, ragazzi che inviteranno a sgomberare la strada una volta chiusi i locali. «Faremo 15 giorni di test e poi sceglieremo se estenderli subito ad altre zone del divertimento, come l’Arco della pace, dove a breve scatterà la ztl e visto che il Comune ha fatto tutto quello che poteva e doveva fare contro la movida selvaggia, ci aspettiamo che i comitati ritirino le contro il sindaco». In corso Como il vicesindaco chiederà al prefetto di spostare la pattuglia dei militari che staziona in viale Pasubio più vicino all’area del cantiere di piazza XXV Aprile, «per evitare fenomeni di spaccio e degrado».
Di cantieri estivi hanno discusso invece ieri durante un vertice del Pdl a Palazzo Marino Letizia Moratti, De Corato, Ignazio La Russa e Guido Podestà. «Bisogna organizzare e coordinare meglio i cantieri per avere minori impatti sul traffico» ha puntualizzato il ministro.
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