Abitacolo dell’auto rovente: ecco alcuni trucchi per evitarlo

Ecco alcuni piccoli passaggi per evitare di entrare in un veicolo surriscaldato

Abitacolo dell’auto rovente: ecco alcuni trucchi per evitarlo
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L’estate è appena arrivata e porta già con sé un caldo asfissiante che rende difficile qualsiasi tipo di movimento. I viaggi in automobile, anche quelli quotidiani, diventano così impossibili a causa di questo caldo infernale. In questo contesto, le automobili parcheggiate sotto il sole possono trasformarsi in ambienti roventi, raggiungendo temperature altissime che non fanno altro che peggiorare la situazione. Ecco alcuni piccoli passaggi per evitare di entrare in un veicolo surriscaldato.

Oltre a parcheggiare all’ombra e usare un telo copri auto, ci sono altri modi per limitare questo caldo. Le due buone abitudini sopracitate potrebbero essere accompagnate da altre piccole azioni. Il primo consiglio è quello di utilizzare il parasole anteriore, che rappresenta un vero e proprio scudo. Riflette una quantità incredibile di raggi solari che altrimenti entrerebbero direttamente nell’abitacolo, scaldando il cruscotto, il volante e i sedili.

Rinfrescare l’abitacolo prima di partire, in secondo luogo, potrebbe essere un trucchetto decisivo. Questo permette all’ondata di calore più intensa di sfogare rapidamente. Oppure, al contrario, si potrebbe lasciare uno spiraglio di un centimetro o due dai finestrini. Il motivo è presto detto: l’aria calda e leggera tende a salire e uscire attraverso le fessure, mentre l’aria leggermente più fresca esterna può entrare, creando una minima ma costante ventilazione. Ultima, ma non per importanza, è ovviamente l’aria condizionata. Per funzionare bene, però, l’impianto non solo deve essere caricato correttamente ma, allo stesso tempo, serve controllare l’assenza di perdite. Se non rispetta questi standard, l’impianto riduce drasticamente il flusso d’aria e la capacità di raffreddamento dell’impianto.

Per questo motivo, è consigliato sostituirlo regolarmente (solitamente ogni 15.000-30.000 km o una volta l’anno). Ciò migliora non solo la qualità dell’aria che si respira, ma anche l’efficienza e la potenza del climatizzatore.

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