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Accompagna un malato a morire in Svizzera, Cappato di nuovo indagato

Marco Cappato ha accompagnato l'82enne Romano, malato di Parkinson, a morire in Svizzera. Dopo l'autodenuncia ai carabinieri, l'attivista è finito nuovamente indagato

Accompagna un malato a morire in Svizzera, Cappato di nuovo indagato

Si aprono nuove indagini su Marco Cappato, che lo scorso giovedì ha accompagnato un uomo in Svizzera affinché questi potesse avvalersi del suicidio assistito.

Riaffermando le proprie ragioni, attivista e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni conosciuto soprattutto per la triste storia di DJ Fabo, Cappato si è subito autodenunciato dopo aver compiuto il viaggio nel paese elvetico. Le autorità milanesi hanno pertanto provveduto ad aprire una nuova inchiesta nei suoi confronti.

Il viaggio per Romano

In questa occasione Marco Cappato si è mosso per aiutare Romano. L'82enne, ex giornalista ed ex pubblicitario, toscano d'origine ma residente a Peschiera Borromeo (Milano), era da tempo affetto da una forma di Parkinson atipico. Romano si trovava in uno stato di rapido decadimento, anche se non dipendeva ancora dal trattamento di sostegno vitale. Il passeggio all'alimentazione forzata, tuttavia, sarebbe stato breve, almeno a detta di chi lo assisteva. L'82enne aveva infatti ormai perduto l'uso degli arti e soffriva di una disfagia molto severa. I dolori muscolari, inoltre, stavano diventando insopportabili.

A luglio la richiesta di concludere la propria vita e la decisione di rivolgersi all'Associazione Luca Coscioni. Marco Cappato si è occupato di trasportare Romano su un mezzo abilitato per il trasporto dei disabili fino alla clinica Dignitas di Zurigo. Presente in auto anche la moglie dell'82enne. Romano è morto venerdì 25 novembre, come comunicato dalla figlia.

L'inchiesta su Cappato

Andato subito ad autodenunciarsi ai carabinieri della Compagnia Duomo di Milano, Marco Cappato è ora nuovamente indagato per aiuto al suicidio.

Lo situazione in cui si è mosso l'attivista, tuttavia, è molto diversa da quella che aveva riguardato Fabiano Antoniani (Dj Fabo). Quest'ultimo, infatti, era affetto da una malattia irreversibile e tenuto in vita artificialmente. Romano, così come Elena Altamira, la 69enne malata di cancro terminale accompagnata in Svizzera dallo stesso Cappato, non si trovavano nelle medesime condizioni.

Probabile, dunque, che sulle storia di Elena e di Romano si apriranno nuovi accesi dibattiti in ambito giuridico. E nuovi processi.

Nelle prossime settimane, gli inquirenti raccoglieranno cartelle cliniche e ascolteranno i testimoni a disposizione per ricostruire entrambe le vicende e pronunciarsi in merito.

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