Nazionale

È morto Armando Sommajuolo, addio al volto storico di La7

Il giornalista, scomparso oggi a Roma, aveva dato l'addio alla conduzione del telegiornale di La7 nel 2015. Il cordoglio del direttore Enrico Mentana

È morto Armando Sommajuolo, addio al volto storico di La7

Ascolta ora: "È morto Armando Sommajuolo, addio al volto storico di La7"

È morto Armando Sommajuolo, addio al volto storico di La7

00:00 / 00:00
100 %

Si è spento a Roma all'età di 70 anni Armando Sommajuolo, giornalista nonché storico conduttore dei telegiornali di Telemontecarlo prima e di La7 poi.

A esprimere il proprio cordoglio e a condividere un breve ricordo del collega scomparso tramite un messaggio sui social network è l'attuale direttore del TgLa7 Enrico Mentana. "Stamattina se ne è andato Armando Sommajuolo, colonna di questo telegiornale dai tempi in cui si chiamava Tmc news e fino al 2015", scrive Mentana sul proprio profilo Facebook. "Per molti di voi un volto amico, per noi un amato compagno di lavoro, un professionista solido, positivo, professionale, e soprattutto un uomo perbene. Un abbraccio ai suoi cari", conclude il direttore.

Nato a Roma il 12 gennaio del 1953, ha iniziato la sua carriera da giornalista nel 1976, quando approdò all'emittente privata romana Teletevere di Fabrizio Menghini, per poi trasferirsi nel 1988 a Telemontecarlo: qui rimase anche dopo il passaggio che avrebbe trasformato Tmc in La7 nel 2001, continuando a svolgere la propria attività fino al pensionamento, avvenuto nel 2015.

Oltre ad essere divenuto uno dei volti più noti dell'emittente, in particolar modo per la conduzione delle principali edizioni del telegiornale di Telemontecarlo e La7, Sommajuolo ha condotto anche speciali e rubriche di approfondimento della rete, come ad esempio Tesori di famiglia e Zona Blu.

Nel ruolo di inviato speciale, ricoperto a partire dal 1995, ha seguito le più significative crisi internazionali, tra cui quelle in Albania e Kosovo, Somalia, Ruanda, Burundi, Zaire, Afghanistan, Timor Est, Ucraina e Pakistan. Per il suo contributo sul genocidio in Ruanda con un reportage e per i servizi realizzati da inviato in Albania e Kosovo ricevette due menzioni speciali della giuria del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi rispettivamente nel 1995 e nel 1999. Nel 2006, invece, fu finalista grazie al reportage "Assalto" sulla situazione a Ceuta e Melilla, realizzato in collaborazione con la collega Silvia Resta.

Dopo aver fatto parte della redazione nel settimanale di approfondimento di La7 "Effetto Reale", con l'approdo di Enrico Mentana alla direzione di TgLa7 nel 2010 diventa conduttore, insieme a Tiziana Panella, del magazine quotidiano "Life". L'anno successivo torna ad occuparsi di politica estera, e diviene inviato speciale a Bengasi durante la guerra civile in Libia. Da fine 2011 torna al timone di TgLa7, conducendo prima l'edizione del telegiornale delle ore 13.

30 e poi alternandosi con Gaia Tortora ed Enrico Mentana in quella delle 20.

Commenti