Al grido di "blocchiamo l'Italia", oggi è stato indetto uno sciopero per Gaza e le premesse non sembrano essere delle migliori in queste prime ore del mattino. Mentre nei trasporti l'adesione non è stata massiva come si prevedeva, i manifestanti hanno deciso di fermare con prepotenza le strade e i mezzi pubblici, anche usando copertoni per sbarrare la strada, come è avvenuto a Bologna. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto a Rtl 102.5, ha spiegato che lo sciopero generale di oggi, per quanto riguarda il settore dei trasporti, è stato proclamato da "un sindacato di base, di estrema sinistra. Ad ora, sull'alta velocità e sulle Freccerossa, grazie al gran lavoro di Trenitalia, c'è stato un solo convoglio soppresso, mentre sui regionali siamo al 25% dei blocchi del servizio".
Una scarsa adesione che non era contemplata dai manifestanti, come si evince dai "sabotaggi" alla circolazione che stanno mettendo in atto nelle strade e nelle stazioni. I numeri, "almeno nel settore ferroviario, sono in calo rispetto a tutte le ultime indizioni di sciopero", ha aggiunto Salvini". I disagi più grossi si stanno registrando nelle università, dove i manifestanti stanno bloccando l'accesso anche a chi, oggi, avrebbe intenzione di studiare, lavorare e seguire le lezioni. A Bologna, contro ogni regolamento, il Comune ha esposto dalla facciata di palazzo d'Accursio una bandiera della Palestina. A Napoli, così come a Torino, è stata bruciata una foto di Meloni e Netanhyau mentre a Milano una bandiera Usa vicino al consolato americano.
"Grazie al senso di responsabilità dei lavoratori e al grande impegno di tutto il gruppo Fs, lo sciopero di oggi sta causando la soppressione di un numero limitato di convogli. La mobilitazione politica di sindacalisti di estrema sinistra non può danneggiare milioni di lavoratori", ha poi detto il vicepremier Salvini nel corso della mattinata, con le manifestazioni ormai sulla via della conclusione. "La Cisl ha scelto un altro percorso e non commentiamo le scelte delle altre organizzazioni. Noi non vogliamo incendiare ma costruire. Abbiamo condannato quanto sta succedendo a Gaza e in Ucraina e abbiamo scelto di promuovere una raccolta fondi, già attiva, per portare risposte concrete alle persone che soffrono", ha detto Daniela Fumarola, segretario generale della Cisl.
I disordini maggiori si sono registrati in Stazione Centrale a Milano, dove gli antagonisti hanno assediato e distrutto l'edificio ferroviario. "I centri sociali stanno assaltando la stazione Centrale, tra botte ai poliziotti, fumogeni e panico tra i turisti, con la solita scusa della "Palestina libera". Una vergogna da cui, almeno stavolta, speriamo che la sinistra nazionale e locale prenda le distanze. È inaccettabile che Milano venga massacrata in questo modo da tali estremisti, sia dal punto di vista della viabilità che da quello dell'ordine pubblico. A tutto ciò, ovviamente, concorre l'incapacità amministrativa della giunta Sala che da sempre coccola gli antagonisti e poi, immancabilmente, si trova a fare la conta dei danni continuando però a giustificare le loro nefandezze", si legge in una nota di Silvia Sardone, vicesegretario della Lega e consigliere comunale, e Samuele Piscina, segretario Lega Milano e consigliere comunale.
Anche a Bologna ci sono stati scontri tra manifestanti e agenti, costretti a intervenire sulla tangenziale e sull'autostrada. "È lecito manifestare il proprio pensiero, ma è inaccettabile che si blocchino le università e alcuni servizi essenziali con danni per i cittadini. Grave anche che il Comune di Bologna, invece di gestire i disagi, abbia deciso di esporre la bandiera della Palestina da Palazzo D’Accursio. Questo non solo viola i protocolli istituzionali, motivo per il quale presenteremo una segnalazione al Prefetto, ma lancia il messaggio che il Comune si schieri da una parte, come già fatto in passato, alimentando divisioni", ha dichiarato l'onorevole Stefano Cavedagna, Eurodeputato Fratelli d'Italia.
"Non solo cittadini e lavoratori sono stati ostaggi del caos con autostrada e tangenziale bloccate, ma emergono anche gravi disagi sul fronte sanitario: diversi pazienti ci hanno segnalato di non aver potuto effettuare visite ed esami programmati a causa di alcuni casi di sciopero del personale sanitario, con tutte le criticità che ha comportato tale situazione", è la nota di Marta Evangelisti, capogruppo Fratelli d'Italia in Regione Emilia-Romagna e di Francesco Sassone, consigliere Fratelli d'Italia in Regione Emilia-Romagna.