
È un Al Bano profondamente commosso quello incontrato dalla stampa ai funerali di Pippo Baudo. Inconfondibile con il suo cappello e lo stile che lo contraddistingue, il cantautore di è stato fermato subito dopo il suo arrivo alla chiesa di Santa Maria della Stella, a Militello in Val di Catania. Parlare, però, gli è stato impossibile. L'emozione era troppo forte.
"Io sono stato qui nel 1974, Pippo voleva che io venissi a cantare nel suo paese. La mia risposta ovviamente fu strapositiva. E tornare oggi è una tripla emozione, perché ripercorro tutto quello che abbiamo fatto insieme. Tante cose...", è quanto pronunciato dall'artista prima che il dolore prendesse il sopravvento, impedendogli di aggiungere altro.
Al Bano si è quindi allontanato, facendosi largo fra la gente, e ha raggiunto i gradini delle chiesa. Dopo un breve saluto alle forze dell'ordine dell'ordine, ha tolto il cappello ed è entrato nel luogo di culto per assistere al funerale.
Al Bano e Pippo Baudo erano amici da una vita. Si consideravano come fratelli. Impensabile, per il cantautore, non partecipare all'ultimo saluto. Fra le parole rivolte ai giornalisti, anche alcune frecciate che non mancheranno di scatenare qualche polemica. Al Bano ha infatti parlato anche di invidie.
"Pippo è stato un esempio, Pippo è stato un grande uomo e gliene hanno fatte passare anche di tutti i colori però finalmente si sono accorti che era un grande. Finalmente perché prima l'invidia non faceva parlare molto…", ha dichiarato.