Assoimballaggi a Ecomondo: le regole Ue riconoscano il ruolo green delle aziende italiane

Riuso e riciclabilità degli imballaggi in legno al centro di un convegno sulla normativa Ue. Andrea Gava: "Il legno è già parte di un modello funzionante, servono criteri e obiettivi che valorizzino questa realtà senza penalizzare una filiera sostenibile e consolidata"

Assoimballaggi a Ecomondo: le regole Ue riconoscano il ruolo green delle aziende italiane
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Gli imballaggi in legno protagonisti della transizione circolare nel nuovo quadro normativo europeo sono stati al centro del convegno che si è svolto nel corso della fiera Ecomondo in corso a Rimini “Il contributo degli imballaggi in legno e sughero all’economia circolare alla luce del nuovo Regolamento europeo sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio (PPWR)”, organizzato da Assoimballaggi di FederlegnoArredo per discutere le implicazioni della futura normativa comunitaria in fase di definizione a Bruxelles e che nel 2026 introdurrà nuovi criteri e obiettivi in materia di riuso e riciclabilità.
È necessario infatti che questi obiettivi riconoscano la specificità del comparto del legno perché opera già secondo un modello circolare consolidato: gli imballaggi dismessi vengono trasformati in materia prima per la produzione di pannelli truciolari destinati all’arredo, contribuendo concretamente alla riduzione dei rifiuti e all’efficienza nell’uso delle risorse.

Ecomondo-Assoimballaggi sulla sostenibilità

Il PPWR prevede obiettivi stringenti di riutilizzo per diverse tipologie ma la maggior parte degli imballaggi in legno è progettata su misura in base alle esigenze dei clienti, ad esempio per il trasporto di componentistica, macchinari, componenti industriali e oltre l’80% dei pallet e degli imballaggi industriali prodotti in Italia, molti dei quali esportati, rientra infatti in questa categoria. Questo rende complesso, a volte impossibile, l’inserimento degli imballaggi su misura in sistemi di riuso standardizzati e tracciabili, come quelli previsti a livello europeo, visto anche che molti di questi viaggiano per il mondo ma spesso sono riutilizzati o riparati localmente, rappresentando una forma concreta, anche se non formalmente contabilizzata, di economia circolare.

Imballaggi in legno

“Il legno è già parte di un modello circolare pienamente funzionante - ha sottolineato Andrea Gava, presidente di Assoimballaggi - ma serve una normativa che valorizzi questa realtà, evitando criteri che rischino di penalizzare una filiera sostenibile e consolidata. Sarà fondamentale attendere gli atti delegati, che dovranno chiarire anche le modalità di calcolo degli obiettivi di riuso, per garantire che le peculiarità della filiera siano adeguatamente rappresentate”.
Sul fronte della riciclabilità, il nuovo quadro europeo introduce un sistema di classi per valutare le prestazioni dei diversi materiali e il Comitato Europeo di Normazione, con la partecipazione di Assoimballaggi e Fefpeb, sta definendo i criteri tecnici per ciascun materiale per assicurare che le caratteristiche naturali e rinnovabili del legno siano pienamente riconosciute.

Assimballaggi-partecipazione Ecomondo 2025

Durante il convegno, Amanda Fuso Nerini (Conai) ha illustrato il valore del modello italiano di responsabilità estesa del produttore (EPR): “Lo schema italiano, come pochi altri in Europa, ha saputo raggiungere e superare gli obiettivi di riciclo e promuovere buone pratiche di eco-progettazione degli imballaggi, tra cui anche i circuiti di riutilizzo e preparazione per il riutilizzo”.
Jenny Campagnol (Consorzio Italiano Compostatori) ha presentato le prove di compostabilità per legno e sughero, Paolo Pipere ha analizzato gli aspetti giuridici legati al riuso, mentre Giacomo Goli (Università di Firenze) ha illustrato i risultati di uno studio LCA sui pallet in legno evidenziando gli impatti ambientali di questa tipologia di pallet.

Andrea Gava ha ribadito l’impegno di Assoimballaggi ai tavoli istituzionali: “Stiamo continuando a lavorare ai tavoli nazionali ed europei, in collaborazione con Confindustria e con le associazioni europee di categoria, partecipando anche ai gruppi di esperti della Commissione Europea. Il nostro obiettivo è tutelare la filiera dell’imballaggio in legno, garantendo che la normativa riconosca il valore ambientale del riciclo e del riuso dei nostri prodotti.

Con l’adozione dei futuri atti delegati, Assoimballaggi continuerà a impegnarsi affinché i criteri di riciclabilità e riutilizzo rispecchino la realtà produttiva e ambientale del comparto, valorizzandone il contributo positivo alla sostenibilità”.

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