"Rischio alto". Il dossier di Israele sui Pro Pal in Italia. E loro: "Blocchiamo l'aeroporto di Malpensa e Torino"

In vista della manifestazione del 22 settembre, il ministero della Diaspora di Israele ha diramato un documento per mettere in guardia gli ebrei in Italia

"Rischio alto". Il dossier di Israele sui Pro Pal in Italia. E loro: "Blocchiamo l'aeroporto di Malpensa e Torino"
00:00 00:00

Le manifestazioni di lunedì 22 settembre, che hanno messo a ferro e fuoco città come Milano e Bologna, non hanno avuto le attenzioni solamente da parte delle autorità italiane ma anche da quelle israeliane e, nello specifico, del ministero della Diaspora, che ha emesso un alert sul suo sito. In una tabella pubblicata sul proprio sito è stato fatto un elenco di piazze con il livello di pericolosità ma anche con le principali sigle che hanno aderito.

"La mobilitazione è inquadrata come opposizione a ciò che gli organizzatori definiscono il 'genocidio a Gaza' e come risposta al percepito silenzio e all'ipocrisia dei governi occidentali. Lo sciopero e le manifestazioni sono presentati come atti di solidarietà con Gaza e il popolo palestinese , con l'obiettivo di 'cambiare la storia' e opporsi all'inazione del governo", si legge nell'intestazione del report. L'alert è diretto soprattutto ai cittadini israeliani ed ebrei per il rischio di gravi attacchi antisemiti contro la loro persona. Tra le piazze più calde e pericolose, secondo la valutazione di Israele che ha raccolto informazioni attraverso "dati provenienti da un sistema di monitoraggio della rete", c'è stata quella di Napoli, che per il ministero dello Stato ebreo è stata animata da Global Movement to Gaza Italia, e quella di Milano, dove Israele ha messo il focus su Giovani Palestinesi - Milano (GPI) e Unione Democratica Arabo-Palestinese (UDAP), Gaza Freestyle, Gaza Cola Italia, MIM e il centro sociale CSA Lambretta. Un alert che sembra aver visto lontano a fronte del fratto che una delle persone arrestate a Milano è legata proprio al centro sociale.

Anche la piazza di Venezia è stata contrassegnata ad alto rischio per Israele, così come quella di Roma, che in particolare è stata segnalata perché il luogo di concentramento è stata piazza dei Cinquecento, in Stazione Termini, che si trova a poco meno di 2,5 km dall'Ambasciata di Israele in Italia. I gruppi citati sono stati rapidi nel cogliere questo report di Israele per vittimizzarsi da una parte e per sfruttarla a proprio vantaggio, illudendosi di essere una voce importante nella scena internazionale. "Abbiamo dimostrato di avere un potere. Continuiamo a organizzarci, contro la collaborazione del Governo Meloni con Israele, contro gli accordi tra le nostre università, gli atenei sionisti e le aziende belliche difendiamo l’iniziativa della Global Sumud Flotilla. Prepariamoci a bloccare tutto", si legge nelle pagine locali del Collettivo Autorganizzato Universitario.

Un'altra giornata calda sarà sabato, quando i pro Palestina hanno annunciato blocchi anche negli aeroporti.

"Dopo le ultime giornate di mobilitazione, abbiamo davvero dimostrato di scendere in piazza con una determinazione e una coscienza diversi al grido di bloccare tutto per questo sabato scenderemo in piazza e tutti insieme raggiungeremo l'aeroporto di Caselle, luogo strategico è fondamentale per la città di Torino", su legge nel comunicato del coordinamento Torino per Gaza.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica