Inciampa e sfonda la vetrata di Sironi: disavventura per un assessore sardo

L’amministratore scivola durante una visita istituzionale e rompe una porzione dell’opera monumentale "La Carta del Lavoro". La nipote del maestro: "Si proceda subito al restauro"

Inciampa e sfonda la vetrata di Sironi: disavventura per un assessore sardo
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Un pomeriggio che doveva essere di incontri istituzionali si è trasformato in una spiacevole disavventura per l’assessore all’Industria della Regione Sardegna Emanuele Cani. Mercoledì scorso, intorno alle 15, mentre stava percorrendo lo scalone d’onore del Palazzo Piacentini Vaccaro, sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Cani è scivolato da una scala finendo contro la parte inferiore destra della grande vetrata La Carta del Lavoro di Mario Sironi, andata in frantumi nell’urto."Sono scivolato sulla scala, sono caduto e sono andato a finire contro una parte della vetrata", ha confermato lo stesso assessore. "Sto bene, ho solo qualche contusione, ma sono molto dispiaciuto per il danno". Il personale del 118 presente nel palazzo lo ha medicato sul posto per lievi ferite. L'incidente è stato ripreso da alcuni presenti e le immagini hanno fatto il giro dei social media.

Il valore dell’opera danneggiata

La vetrata monumentale La Carta del Lavoro, realizzata da Sironi nel 1932 su commissione del ministro delle Corporazioni Giuseppe Bottai, è uno dei capolavori della stagione dell’arte murale dell’epoca fascista. Con i suoi 75 metri quadri raffigura arti e mestieri, simboli dell’industria, figure possenti, aeroplani e ciminiere: un racconto visivo della retorica modernista del lavoro come valore fondante della nazione. L’opera domina lo scalone centrale del palazzo progettato da Marcello Piacentini e Giuseppe Vaccaro, edificio che nel tempo ha ospitato il ministero delle Corporazioni, dell’Industria, dello Sviluppo economico e oggi delle Imprese e del Made in Italy.

La voce della famiglia Sironi: "Restaurarla subito"

La notizia dell’incidente ha raggiunto anche i discendenti dell’artista. Romana Sironi, nipote del maestro e curatrice dell’archivio a lui dedicato, ha espresso dispiacere e preoccupazione: "Auguro pronta guarigione all’assessore Cani. Spero che si intervenga al più presto per il restauro di una delle opere più significative dell’arte monumentale di Sironi". L’opera era stata oggetto di un importante restauro nel 2014, finanziato da Acea in occasione della grande mostra al Complesso del Vittoriano. L’intervento aveva riportato alla luce le cromie originarie e consolidato le superfici con tecniche specialistiche, dalle spugnature alle infiltrazioni di araldite, fino alla protezione con silicati.

Mario Sironi, il maestro della modernità italiana

Nato a Sassari nel 1885, Sironi fu pittore, scultore, illustratore e scenografo, figura cardine del movimento del Novecento e tra i principali interpreti del ritorno alla pittura murale negli anni Trenta. Tra le sue opere più celebri anche L’Italia tra le Arti e le Scienze (1935), che domina l’Aula magna della Sapienza di Roma con la stessa forza plastica e monumentale che contraddistingue La Carta del Lavoro.

Cosa accadrà ora

Dopo l’incidente, la porzione danneggiata della vetrata è stata messa in sicurezza. Il ministero valuterà ora tempi e modalità di un nuovo intervento di restauro, inevitabile per riportare l’opera alla sua integrità.

Intanto, l’assessore Cani - scosso ma in buone condizioni - ha voluto ribadire la sua vicinanza ai curatori e agli studiosi dell’artista: "Auguro pronta guarigione all’assessore Cani. Spero che si intervenga al più presto per il restauro di una delle opere più significative dell’arte monumentale di Sironi".

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