L'Assistente Capo Coordinatore Aniello Scarpati, 47 anni e originario di Ercolano ma residente a Portici, è il poliziotto morto questa notte a Torre del Greco mentre si trovava a bordo della volante. Era il capopattuglia di quel servizio e lo schianto con l'auto che proveniva dal senso opposto, un suv Bmw X4, non gli ha lasciato scampo. Quando sono arrivati i soccorsi, per Scarpati non c'era più nulla da fare: lo scontro è stato talmente violento che il poliziotto è morto sul colpo. Lascia una moglie e tre figli. Stanotte Scarpati non sarebbe dovuto essere in servizio ma avrebbe accettato di cambiare il turno con un collega impossibilitato a svolgere il proprio lavoro.
Con lui a bordo c'era l'agente scelto Ciro Cozzolino, che ha riportato gravissime ferite nell'impatto, comprese diverse fratture. È stato trasportato d'urgenza all'Ospedale del Mare, dove nella notte è stato sottoposto a un delicatissimo intervento chirurgico per ridurre le lesioni agli organi interni. È stato in gravissimo e imminente pericolo di vita ma, anche se non è stata sciolta la prognosi, ora dovrebbe essere essere in salvo. I medici attendono comunque ancora prima di pronunciarsi sulle sue condizioni. Alla guida del mezzo dello Stato c'era Cozzolino, che solo quando si riprenderà potrà essere sentito da chi sta indagando.
Nessuna vittima sulla vettura che avrebbe colpito la volante: a bordo ci sarebbero state sei persone: quattro, tra cui due minori, sono finite in ospedale, mentre il conducente è attualmente in fuga. Il fascicolo è stato aperto momentaneamente per omissione di soccorso ma non si esclude che l'ipotesi di reato possa cambiare già nelle prossime ore. Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, si è recato personalmente dalla famiglia della vittima e in queste ore sta seguendo l'evolversi dell'indagine, stando comunque vicino agli uomini del Commissariato del Torre del Greco, sconvolti dal dolore. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è detto "profondamente rattristato" in una lettera inviata al capo della Polizia di Stato. "La sua dedizione e il suo sacrificio sono e saranno sempre un esempio per tutti noi. Ai suoi cari l'affetto e la vicinanza di tutte le donne e degli uomini della grande famiglia della Polizia di Stato", ha dichiarato il capo della Polizia - Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani.
"Il nostro non è un mestiere come gli altri: ogni giorno si indossa la divisa, si esce di casa salutando i propri affetti con la consapevolezza che, purtroppo, potrebbe non esserci un ritorno. A lui va il nostro onore e il nostro ricordo più sincero.
Allo stesso tempo, rivolgiamo un pensiero di vicinanza e incoraggiamento al collega rimasto ferito, augurandogli una pronta e completa guarigione", ha dichiarato il sindacato Osa Polizia Nazionale.