Chi era Octay Stroici, l’operaio morto nel crollo della Torre dei Conti a Roma

Aveva 66 anni, era originario della Romania e viveva da anni alle porte della Capitale. Rimasto intrappolato per undici ore sotto le macerie, è deceduto nonostante i tentativi disperati di salvarlo

Chi era Octay Stroici, l’operaio morto nel crollo della Torre dei Conti a Roma
00:00 00:00

È lui la vittima del crollo alla Torre dei Conti, nel centro storico di Roma: Octay Stroici, 66 anni, operaio specializzato di origini rumene. È rimasto sepolto per ore dopo il cedimento improvviso di una parte della struttura durante i lavori di bonifica e ristrutturazione. Da più di vent’anni viveva in Italia, in una zona alla periferia della Capitale, dove aveva costruito una nuova vita insieme alla moglie Marianna.

Undici ore di speranza

Il crollo è avvenuto nella tarda mattinata. Stroici, che si trovava nei piani inferiori del cantiere, è rimasto intrappolato sotto metri di detriti. Per oltre undici ore, i vigili del fuoco hanno combattuto contro il tempo per cercare di estrarlo vivo. "Riuscivamo a sentirlo e a parlargli – hanno raccontato i soccorritori – lo avevamo quasi raggiunto, poi un nuovo cedimento ci ha costretti a indietreggiare". L’operaio, parzialmente protetto da tavole di legno e pezzi di ringhiera, ha continuato a gridare fino a sera, mentre i soccorritori cercavano di scavare con droni, sensori e perfino a mani nude.

I tentativi di salvarlo

I vigili del fuoco sono riusciti a somministrargli ossigeno e un antidolorifico per alleviare le sofferenze. Ma quando finalmente Stroici è stato estratto e trasferito al Policlinico Umberto I, le sue condizioni erano disperate. È arrivato in arresto cardiocircolatorio e, nonostante un’ora di manovre di rianimazione, i medici non sono riusciti a far ripartire il suo cuore. Il decesso è stato constatato intorno alla mezzanotte e venti.

La moglie e la figlia al fianco dei soccorritori

Fuori dal perimetro del cantiere, la moglie Marianna e la figlia – arrivata da Lecce – hanno seguito le operazioni fino all’ultimo. Con loro, l’ambasciatrice rumena Gabriela Dancau, i servizi sociali del Comune di Roma e il sindaco Roberto Gualtieri, che ha espresso vicinanza alla famiglia. "Speravamo fino all’ultimo – ha raccontato la moglie – ma dopo il secondo crollo ho capito che non ce l’avrebbe fatta".

Il cordoglio delle istituzioni

Il dramma ha scosso profondamente il Paese. "Esprimo profondo dolore e cordoglio, a nome mio e del Governo, per la tragica scomparsa di Octay Stroici, l’operaio rimasto vittima del crollo della Torre dei Conti", ha scritto la premier Giorgia Meloni su X. "Siamo vicini alla sua famiglia e ai suoi colleghi in questo momento di indicibile sofferenza. Ringrazio i soccorritori che hanno operato senza sosta e con coraggio".

Un lavoratore stimato

Chi lo conosceva lo descrive come un uomo umile e instancabile, sempre pronto a dare una mano ai colleghi. "Era uno che non si tirava mai indietro – racconta un compagno di squadra – e quella mattina si trovava proprio nella zona più bassa quando è venuto giù tutto". Stroici lavorava per la Edilerica, ditta impegnata nella bonifica dell’amianto e negli interventi propedeutici al restauro della torre medievale, uno dei monumenti più antichi della città.

Aperta un’inchiesta

La procura di Roma ha aperto un fascicolo per accertare le cause del crollo e stabilire eventuali responsabilità. I carabinieri hanno già ascoltato i colleghi dell’operaio e i testimoni presenti sul posto. L’area del cantiere è stata posta sotto sequestro in attesa delle verifiche tecniche.

Octay Stroici lascia una moglie, una figlia e il ricordo di un uomo che, fino all’ultimo istante, ha incarnato la dignità silenziosa di chi lavora ogni giorno, lontano dai riflettori, costruendo con fatica la sua vita e quella degli altri.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica