Quelle donne dietro a un telo nero al corteo dei musulmani sciiti: ecco cosa è successo

A Milano è polemica per il rito dell'Ashura. Le donne, velate, nascoste e rinchiuse in un recinto

Quelle donne dietro a un telo nero al corteo dei musulmani sciiti: ecco cosa è successo
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Una festività islamica ha fatto scatenare un mare di polemiche che ha coinvolto anche la politica e le principali forze dell’attuale governo di centrodestra. Dalla Lega fino a Fratelli d’Italia, molti esponenti politici hanno voluto esprimere tutto il loro disappunto sugli episodi di Milano. Nel capoluogo lombardo, infatti, 1300 musulmani sciiti hanno celebrato il rito della Ashura, una festività islamica i cui gli sciiti commemorano la morte dell'imam, Hussein, nella battaglia di Karbala (nell’attuale Iraq), avvenuta nell’anno 680.

La festa ricorre il decimo giorno del mese di Muharram, il primo mese del calendario islamico lunare. A stupire in negativo, però, è il metodo con cui viene festeggiata: gli uomini si battono il pugno sul petto,e le donne interamente velate in fondo al corteo divise in modo netto con un telo nero in una sorta di recinto. Il raduno era in Stazione centrale, dove prima c’è stato un momento di preghiera con l’imam, con donne separate dagli uomini, tenute a distanza addirittura con un servizio d’ordine solo femminile, a loro dedicato per tenerle separate dagli uomini. Uno dei precedenti risale al 2019, sempre a Milano. In quel caso i partecipanti si sono radunati in piazza Duca D'Aosta, davanti alla Stazione Centrale, vestiti di nero.

La prima reazione è arrivata dal partito della premier Giorgia Meloni. Da Fratelli d’Italia sono arrivate critiche aspre: "A Milano è stata permessa una manifestazione che si chiama Ashura, in cui le donne coperte dal velo vengono rinchiuse in un recinto, e questo nel totale silenzio della sinistra e delle femministe. Dopo secoli di lotta per l'emancipazione della donna - ha dichiarato il deputato FdI Mauro Malaguti - i movimenti di sinistra ed Lgbt solidarizzano con Paesi fondamentalisti islamici che hanno fermato la civiltà a centinaia, se non migliaia, di anni fa".

Non è mancato il commento di Silvia Sardone. Il vicesegretario e della Lega ed eurodeputata ha evidenziato come fosse "visibile un'area riservata esclusivamente alle donne musulmane, tutte velate e separate dagli uomini da un telo nero. Abbiamo visto un ulteriore segnale di come, in molte comunità islamiche, vengano considerate le donne". Ma non solo.

La Sardone ha rimarcato il vero nodo della questione: “Si tratta di un chiaro segnale di un'islamizzazione sempre più marcata, con culture a noi estranee che si impongono, anche a causa della nostra incapacità di difendere identità e tradizioni". Un modo per criticare la festività senza toccare la legittima libertà religiosa.

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